Il successo dell’enoturismo è una novità, oppure il ritorno alla “villeggiatura in campagna” di una volta… una moda passeggera, oppure il definitivo congiungimento dei mercati enologico e turistico?
«C’è un profondo cambiamento nel mercato della domanda e offerta turistica - spiega Francesco Fravolini, autore di “Sulla strada dell’enoturismo”, giornalista e fondatore del portale “Vivere Turismo” - All’attrattiva delle destinazioni turistiche tradizionali, come mare, montagna e città d’arte, si affiancano il fascino delle realtà rurali e l’emersione di esigenze più definite, perché nel decidere la meta delle proprie vacanze le persone hanno sempre maggiori oculatezza, cautela e attenzione ai risvolti ambientali delle proprie scelte.
Fenomeno commerciale in espansione, l’enoturismo ha potenzialità che in Italia possono venir sviluppate al meglio e consolidate a produrre effetti determinanti solo cogliendone il valore intrinseco e anche le valenze funzionali. Soprattutto, l’opportunità di far conoscere le tante bellezze del Belpaese che impreziosiscono le zone a vocazione vitivinicola attuando strategie turistiche che nei promuovano territori la salvaguardia dell’ambiente naturale, la tutela dei patrimoni paesaggistici, archeologici e artistici e, parallelamente, la diffusione della cultura del consumo responsabile del vino».

Nella prefazione allo studio di Francesco Fravolini, l’ambasciatrice della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento a Nicotera Giovanna Ceccherini sottolinea: « “In vino vis vitalis”, dicevano i Romani, che avevano già ben compreso gli effetti salutari del vino! Quello rosso, in particolare, è riconosciuto come un valido alleato terapeutico contro l’invecchiamento cellulare e, come ci insegna la Dieta Mediterranea, che UNESCO annovera tra i “patrimoni culturali intangibili”, non bisogna mai eccedere nel consumo di ogni alimento, anche del vino.

Dalle pagine scritte dal tedesco Goethe alle ricerche dell’americano Ancel Keys, autore degli studi che hanno evidenziato principi e valori della Dieta Mediterranea, le osservazioni fatte dagli stranieri hanno messo in luce ed evidenza le migliori qualità del Belpaese. L’UNESCO ha dato ai paesaggi vitivinicoli di Langhe - Roero e Monferrato e alla vite ad alberello di Pantelleria gli importanti riconoscimenti di “patrimoni dell’umanità”: titoli che fanno onore a questi beni materiali e immateriali e a noi, loro eredi, impongono l’onere di gestirli con buona cura, perciò anche con saggia e oculata promozione turistica».

Per il raggiungimento di tali obiettivi è indispensabile avvalersi di molte professionalità e confrontare le considerazioni e opinioni di diversi specialisti: enologi e operatori turistici, ambientalisti e imprenditori, medici e food-designer,… Prospettive che, con le interviste a tanti esperti, Francesco Fravolini illustra nel libro appena pubblicato dalla casa editrice Alter Ego e in una sezione del testo rivolgendo attenzione alle nuove frontiere della green economy anche descrivendo alcuni “casi esemplari” di strutture enologiche che rispettano l’ambiente mediante processi produttivi completamente ecologici.

SULLA STRADA DELL'ENOTURISMO
Alter Ego Edizioni – Viterbo, dicembre 2015
www.alteregoedizioni.it

( € 4,90 )

M.Brunasti