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A Tozeur un Festival per i datteri

A Tozeur un Festival per i datteri

Autore: Harry/giovedì 9 febbraio 2017/Categorie: Territori , Info e News

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La cucina tunisina è particolarmente varia, speziata e saporita, il dattero risulta uno degli alimenti base che cresce in abbondanza nelle oasi del profondo Sud.



Da poco sono stati spenti i riflettori sulla   38° edizione del Festival Internazionale delle Oasi, che precedentemente si chiamava della palma da dattero, tenutosi a Tozeur nel sud della Tunisia. Quest’anno il festival è stato all’insegna della cultura e del patrimonio sotto le sue forme più profonde. Durante le quattro giornate, i visitatori hanno potuto apprezzare le belle e magnifiche immagini del patrimonio naturale fuori dal comune, immersi in una fiaba incantata, anche se a meno di due ore di aereo dall’Italia. Infatti nei pressi della cittadina, alle porte del deserto, esiste un aeroporto internazionale che consente di immergersi in una realtà davvero fuori dal tempo. Il programma di questa edizione ha previsto: musica, canto, danza, storia, condivisione, misticismo e ovviamente gastronomia sotto le più svariate forme.
Con i datteri, noti per le loro proprietà benefiche e ricchi di sali minerali, vitamine e fibre, è possibile preparare uno sciroppo dolcificante per sostituire lo zucchero raffinato nei dolci. Lo si prepara cuocendo nell’acqua i datteri secchi tagliati a pezzetti  per circa due ore. Una volta raffreddato il liquido va filtrato e  strizzato e va rimesso sul fuoco per farlo addensare.
A fine pasto non è infrequente l’offerta di un liquore di datteri chiamato Thibarine,  che è fra i regali d’elezione acquistati nell’aeroporto prima della partenza dalla Tunisia. Si può anche preparare a casa, visto il costo di una piccola bottiglia che scontenterà parenti e amici. Per preparare un liquore digestivo o un aperitivo, che anticamente veniva utilizzato come medicina, bisogna partire dai datteri freschi.
Lavateli, eliminate il nocciolo e tagliateli a dadini. Lasciateli a macerare nell’alcool puro per circa quindici giorni. Preparate lo sciroppo con acqua e zucchero e una volta raffreddato, aggiungetelo all’alcool e filtrate il tutto. Prima di servirlo ai Vostri ospiti è meglio attendere un mese.
Dicevamo che il piccante non può mai mancare nella cucina tunisina, l’harissa entra in vari piatti e contorni come la  zuppa di zucca all’harissa.
L’harissa  si può anche acquistare ma è preferibile prepararla in casa. Occorrono 250gr di peperoncini rossi freschi a cui vanno tolti i semi e sbollentati in acqua bollente per 5min, tostate separatamente due cucchiaini di semi di cumino, un cucchiaino di carvi e due cucchiaini di coriandolo, poi frullate i peperoncini, le spezie, cinque spicchi d’aglio e un cucchiaio di menta aggiungendo olio extravergine d’oliva  fino ad ottenere una salsa densa, aggiustate con il sale. Per la zuppa prendete 800gr di zucca gialla tagliatela a dadini e lessatela in 700ml di brodo vegetale e 600ml di latte intero (se restringe troppo aggiungete brodo) a tre quarti di cottura aggiungete 200ml di panna da cucina.
Quando la zucca comincia a disfarsi, spegnete fate riposare per 15min poi frullate, aggiustate di sale e aggiungete una macinata di pepe nero. Riscaldate prima di portare in tavola e aggiungete una quantità di harissa maggiore o minore per avere un sapore più o meno piccante, seguendo il gusto. Occorre poi far riposare la salsa per almeno dodici ore, meglio un giorno intero,  si conserva a lungo in frigorifero ricoperta con un velo di olio di mais.

Harry di Prisco


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