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Prosecco Carpenè Malvolti Cuvée storica

Prosecco Carpenè Malvolti Cuvée storica

Autore: Autori vari/lunedì 25 febbraio 2013/Categorie: Info e News, Gusto, Vino

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5.0

Passione, tradizione, ricerca e... innovazione tramandati di padre in figlio per oltre 140 anni: questa è la Carpenè Malvolti, prima a spumantizzare il Prosecco di qualità e ancora oggi “Azienda di marca” leader in Italia e in diversi mercati nel mondo.

Il Prosecco Carpenè Malvolti Cuvée Storica è una dele sue tante liete “espressioni” della maison destinata a conquistare gli amanti del perlage fine e non solo…

Un Extradry che si distingue per la capacità di ammaliare anche i meno convinti delle bollicine, e cioè chi considera questa tipologia di vino un prodotto da consumare una tantum. Ma non è così! Prendete questo prosecco made Carpenè Malvolti all’insegna cuvée storica. Bello il giallo paglierino di color fulgido luminoso come pochi. Le fragranze sono un gaudente trionfo per le narici: odora di frutta acerba specie di mela verde, e nell’assieme è alquanto aromatico. Un delicato cadeau per il naso in attesa che il nettare entri in bocca ed empatizzi con il palato. Il gusto è senza dubbio asciutto, di notevole equilibrio.

Certo, si percepisce in modo inequivocabile la maestria di chi dà vita e “forma” a questo vino. Nel finale si confermano le sensazioni sperimentate, certificando la bontà di codesta cuvée. Una menzione a parte la merita il perlage: anche in altre “declinazioni” di questa maison abbiamo con piacere rilevato un perlage finissimo, e il vino in oggetto non è da meno. Ambrosia destinata a molteplici ruoli sia in eventi fastosi (magari un informale buffet in piedi) sia nei convivi tradizionali. Può orgogliosamente aprire le danze culinarie se affiancata a sopraffini appetizers oppure hors d’oeuvres caldi o freddi (meglio se pelagici). E ancora con creme sinuose, vellutate di crostacei e primi delicati (es. con ghiotte crespelle di pesce oppure con un risotto di scampi e spezie esotiche). Insomma, le bollicine sono un alleato schietto, di ottima presenza e perché no – vino a tutto pasto a eccezione dogmatica dei desserts – va da sé. Tenore alcolico di 11% da servire attorno agli 8° per apprezzarlo al meglio e carpirne così tutte le squisite prerogative ed ermetiche sfumature. In alto il calice e un prosit alla vostra salute.

S.B.

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