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Dolci e vino a Natale: un incontro insidioso

Dolci e vino a Natale: un incontro insidioso

Autore: GustoSte/martedì 1 dicembre 2015/Categorie: Gusto, Cucina

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Il Natale è alle porte! Come da copione iniziano le corse per regali, doni e per il cibo e per il vino di buona qualità!  Detta in maniera chiara, senza leziosi preamboli – chi più e chi meno – cerca di ritagliarsi qualche istante di spensieratezza in compagnia di famiglia e amici degustando cose ghiotte e, nei limiti del possibile, esclusive!

In questa ma anche in altre occasioni, non mancano però dubbi e perplessità soprattutto per quanto concerne gli abbinamenti vino e portate tipiche delle festività.

In modo particolare i dolci, caratteristici o locali a prescindere, poiché il versante “zuccherato” della festività più importante dell’anno è quello che di più intriga e dove sovente insorgono dubbi ed errori. Detto tra noi, non esistono regole rilevanti per quanto riguarda l’abbinamento vino-dessert natalizio. In verità, più propriamente, ci sono dei “canoni” di buon senso e di buon gusto per evidenziare sia l’aspetto culinario sia quello squisitamente enologico del Natale.

L’equivoco più frequente è l’accostamento del vino bianco secco al panettone, oppure assieme al pandoro. Per carità, non parliamo di dettami ferrei né di vita o di morte, tuttavia se è auspicabile che un pranzo di Natale prenda le mosse in bellezza è altresì soddisfacente chiuderlo in modo adeguato, e ciò è possibile mettendo “in campo” alcune fondamentali strategie. Prima di tutto diciamo che i dolci peculiari delle prossime festività sono il panettone, il pandoro, la pasticceria più o meno piccola e molteplici ghiottonerie autoctone, che proprio grazie alla zona di realizzazione si presentano di forme e caratteristiche differenti. E subito dopo i dolci –, l’abbuffata del 25 dicembre si chiude quasi sempre con il torrone, il mandorlato e la frutta secca – delle serie – semel in anno licet insanire. Prima di andare al cuore pulsante della questione, è fondamentale ribadire che i dolci sono composti dallo zucchero e dai diversi ingredienti che fanno parte della lavorazione in sé. Ragion per cui, dinanzi alle preparazioni dolci è indicato un vino va da sé dolce, o passito o liquoroso.

Per regolarci al meglio adottiamo questo semplice modus operandi: con bontà tipo il panettone tradizionale (artigianale e non) va benissimo accoppiare uno spumante amabile, optando per la maison preferita, per ciò che più si desidera o preferisce. Se il panettone (o anche pandoro) non è quello classico bensì farcito (soprattutto con il cioccolato) è bene prestare attenzione, poiché l'abbinamento muta di nuovo. In questo caso sono indicati vini alcolici e quelli rossi dolci, che affiancati al cioccolato forgiano un mariage sopraffino.

Relativamente ad altre leccornie “abbozzate” con farce, bagne, creme, mousse e glasse, scegliere vini meno dolci ma senz’altro più alcolici, come il Moscato Passito – volendo così sfoderare un’indicazione prestigiosa. I vini passiti possono esaltare la pasticceria mignon, il torrone, il mandorlato e la frutta secca che, come sopra premesso, frequentemente calano il sipario dell’impegnativo convivio natalizio. Rammentare che dinanzi a tutte le realizzazioni dolci declinate al cioccolato, si deve scegliere “obbligatoriamente” un’ambrosia liquorosa.

Del resto è noto che avvicinare un vino al cioccolato non è cosa da poco, e spesso, per scansare errori o pessime figure, si opta per un liquore o per un superalcolico. Naturalmente quanto sinora scritto non è oro colato, ma una serie di appassionate indicazioni che possono essere un piccolo indizio, per poi lasciare ampia libertà di scelta. Aspetto altresì “insindacabile” è quello della moderazione a tavola (e anche dopo), su questo non ci sono scuse che tengano! Anche per quanto concerne la tappa mangereccia di Natale è cosa intelligente bere poco senza patetiche esagerazioni, in sussiego alle norme vigenti, alle regole del buon vivere e del rispetto, cardini fondamentali di ogni civiltà che si appelli come tale.

GustoSte

 

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