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 Grappa: Spirito Italiano

Grappa: Spirito Italiano

il libro dedicato alla Grappa delle origini.

Autore: Gusto landia/domenica 16 marzo 2014/Categorie: Territori , Info e News, Valorizzazione dei patrimoni eno-gastronomici

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5.0
La storia della grappa risale al 1000 dC, quando la Scuola Medica di Salerno ha codificato le norme per la concentrazione di alcol attraverso la distillazione, prescrivendo il  suo uso a scopo terapeutico. Dal momento che i residui d'uva erano a buon mercato e ampiamente disponibili, sono stati immediatamente utilizzati per la distillazione degli alcolici.

La prima menzione di acquavite (grappa) risale al 1400, ma la prima ricerca documentata sul tema risale al 1600 ed è stata effettuata dai gesuiti. Da  allora, e fino a oggi, la grappa è rimasta un prodotto che i contadini ottenevano nelle loro cantine con strumentazioni di  vario genere, atte a sfruttare al massimo persino gli scarti della pigiatura delle uve: le cosiddette vinacce, cioè graspi, bucce e semi rimasti dopo la separazione del mosto. Fino all’Ottocento, il termine grappa venne riferito all’acquavite di vinaccia genericamente intesa, e ogni regione italiana la denominava in modo diverso, e la  produceva con criteri strettamente legati agli usi locali. Amata dalle classi popolari, inserita nel corredo degli alpini come genere di conforto, è stata tradizionalmente snobbata dai ceti benestanti. L’uva era prerogativa dei proprietari terrieri mentre, una volta pigiata e ottenuto il vino, le vinacce venivano considerate uno scarto e quindi a disposizione dei contadini.
Fare e bere grappa quindi era ed è stato per molto tempo  sinonimo di povertà e di basso livello sociale

Per molti secoli non è stata fatta alcuna distinzione tra i distillati ottenuti da uve e quelli ottenuti da altri tipi di frutta. Solo nel XVIII secolo, la grappa è diventata un prodotto distinto con le sue caratteristiche peculiari. Oggi, la grappa è un prodotto italiano eccellente protetto e regolata da leggi nazionali e dell'UE.

L’etichette delle varie grappe possono comprendere informazioni sulla denominazione geografica del prodotto, la varietà d'uva, e il tipo di alambicco utilizzato nella sua produzione.

Ora c'e' il libro dedicato alla Grappa delle origini. Una importante novità editoriale nel campo dei distillati:
"GRAPPA. SPIRITO ITALIANO" racconta le origini di questo distillato e raccoglie le immagini delle bottiglie prodotte dagli inizi degli anni '30 - da quando ne fu regolamentata l'etichettatura - fino alla fine degli anni '50, quando la massificazione produttiva e commerciale ne modificò profondamente il mercato.
371 rare Grappe da collezione, prodotte da 181 distillerie di cui 122 ormai scomparse, che rappresentano una rassegna da gustare visivamente nonché una fonte di riflessione e di ispirazione per la Grappa del futuro.
Un racconto da leggere e sfogliare che appagherà l'intenditore e guiderà l'amatore alla scoperta del più italiano dei distillati.
Buona Grappa a tutti.
 


GRAPPA. SPIRITO ITALIANO
Autore: JACOPO POLI
Pagine: 200
Editore: RIZZOLI
Formato: cartonato 24x34 cm

Prezzo di copertina: EURO 32,00
Lingue: ITALIANO / INGLESE
________________________________________
Il libro sarà esposto al Vinitaly, Area Stampa Tecnica,
Galleria 4-5, Stand 15.
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