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La Lomellina ..Mortara e l’oca

La Lomellina ..Mortara e l’oca

Autore: Gusto landia/sabato 2 febbraio 2013/Categorie: Territori , Lombardia, Made in Mortara

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La Lomellina  è uno scorcio di Pianura Padana posta nella zona sud-occidentale della Lombardia compresa tra il Sesia il Po e il Ticino. Un anello lungo più di 150 chilometri che ci porta alla scoperta di una pianura rimasta miracolosamente intatta e costellata di straordinari monumenti. I castelli, le opere artistiche, la gastronomia: sono molte le eccellenze per cui è celebre la Lomellina, terra ideale per il cicloturismo grazie alla morfologia pianeggiante e allo scarso traffico delle sue strade di campagna.

La Lomellina propone un caratteristico paesaggio fatto di campi, cascine e piccoli paesi e comprende un tratto della pianura alluvionale posta a sud di una linea di fontanili e sorgive che assicurano grande abbondanza di acque irrigue, caratteristica inconfondibile dell'intera zona. Il clima umido è dato anche dalla distesa delle risaie – non per niente questa regione è una delle maggiori produttrici di riso – e dei prati marcitori, è causa di frequenti nebbie.

Dal 1860 la capitale di quest'area è Mortara, una bellissima cittadina che rivela nobili tracce artistiche, in
particolare nella gotica Parrocchiale di San Lorenzo, che custodisce al suo interno numerosi capolavori,tra tavole e affreschi costruita tra il 1375 e il 1380; Mortara è una  tappa obbligata sulla Via Francigena.

La storia di Mortara è  legata alla diffusione del Cristianesimo, le strade che qui confluiscono, in modo particolare nel periodo medievale, facilitarono la diffusione della religione, ed in città sostarono schiere di pellegrini provenienti anche d'oltralpe, in cammino lungo la famosa Via Francigena per arrivare a Roma. A partire dal secolo XI, il nome di Mortara è conosciuto in Italia settentrionale grazie all'importanza raggiunta dall'ordine monastico dei Mortariensi.

La sua fama rimane legata ad un prodotto gastronomico genuino e prelibato, famoso fin dall'epoca sforzesca. Parliamo del salame d'oca, infatti il simbolo di Mortara è l'oca, e delle specialità culinarie legate a questo bipede, come i prosciutti ed i prelibati patè di fegato, che i salumai cittadini, riuniti nel Consorzio Produttori, preparano con la stessa cura di un tempo.

Inizialmente l'oca veniva tagliata in quarti e conservata sotto grasso in grossi recipienti di terracotta chiamati olle, che venivano usati anche per il maiale. Solo inseguito si attribuì alla carne d’oca lo stesso trattamento riservato alla carne di maiale e a utilizzarla per preparare insaccati. Forse fra gli ispiratori del salame d’oca ci furono le comunità ebraiche, diffuse in Lomellina, che, si narra ai tempi di Ludovico il Moro, commissionarono ai salumieri della zona salami e ciccioli d’oca in omaggio ai dettami della cucina kasher che non ammette il consumo della carne di maiale

Le cronache locali citano il salame d’oca a partire dal 1780, quando la Lomellina era parte del Regno del Piemonte; tuttavia la diffusione e la vendita del salame è registrata solo a partire dai primi anni del Novecento. Il prodotto fece addirittura la sua apparizione alla Seconda Esposizione Internazionale di Parigi del 1913 grazie al salumiere mortarese Carlo Orlandini.

Legata alla rarissima specialità culinaria mortarese è una delle più amate feste folcloristiche della zona: la Sagra del Salame d'Oca, che si svolge l'ultima domenica di settembre. Ludovico il Moro, Beatrice d'Este, la corte ducale, le corporazioni delle arti e dei mestieri e gli sbandieratori fanno rivivere per un giorno, in una suggestiva e coinvogente sfilata, le magiche atmosfere medievali. Abbinato alla manifestazione si svolge il "Palio dell'Oca", una sfida avvincente tra le sei contrade cittadine; il comune gioco dell'oca trova qui una rappresentazione con pedine umane che si spostano lungo le cinquanta caselle e con gli arcieri associati alle contrade che, con la loro abilità, determinano il numero di spostamenti lungo il percorso. La bravura degli Sbandieratori di Mortara, conosciuti in tutta Italia ed all'estero, ha fatto inserire la città nell'elenco nazionale delle città sede di Palii Storici.

Mortara offre ai buongustai un'ampia scelta di piatti tutti genuini, grazie anche alle 24 De.CO locali, un enorme tesoro gastronomico che ben rappresenta Mortara a tavola

Un esempio di prelibatezze annoverate nelle 24 De.Co sono:

PAN DELL’OCA DI MORTARA: realizzato con  ingredienti poveri, condito spesso con il grasso d’oca fuso, ricavato dagli animali allevati dai singoli nuclei familiari ed ha la forma dell’oca.

 

 

 VULP D’OCA DI MORTARA: Si tratta di un piatto povero della più antica tradizione culinaria e contadina locale. Lo preparavano i contadini nel periodo autunnale, durante il quale procedevano alla macellazione delle oche. Si utilizzavano i ritagli d’oca derivanti dalla macellazione, che si definiva “furbo”: da qui il nome di questo piatto “vulp” (volpe), l’animale simbolo per eccellenza dell’astuzia.


SALAME CRUDO D’OCA ECUMENICO DI MORTARA: La definizione “ecumenico” indica la possibilità di essere consumato indifferentemente dagli osservanti della Fede Cristiana, Islamica ed Ebraica. Viene prodotto e lavorato in maniera rigorosamente artigianale.


CAPPELLO DI LUDOVICO: fu elaborato in occasione della 35a Sagra del Salame d’Oca di Mortara,come ulteriore omaggio al duca Ludovico Sforza detto “Il Moro”, che a Mortara aveva una “casa di caccia”.Nacque così un dolce a base di pasta lievitata, a cinque punte che, dopo la cottura, ricordava un copricapo, simile al cappello che Ludovico indossa in varie raffigurazioni rinascimentali. Ricorda il panettone, il “Pan del Toni”, nato, secondo il racconto che gode di maggior credito, proprio nelle cucine della corte di Ludovico il Moro.

TURTA SGREZA DI MORTARA: è una torta della tradizione contadina, la cui ricetta discende dalla cultura delle famiglie che vivevano nelle campagne lomelline. La torta della festa era il simbolo la domenica, il giorno dedicato al riposo dal duro lavoro nei campi e rappresentava la degna conclusione del pasto più ricco della settimana.

 

 

 salame d'oca, raviolo d'oca di Mortara


si ringrazia il Comune di Mortara
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