L’appuntamento per visitare Gemona e degustare il Pan di Sorc è fissato ogni anno, il 13 giugno quando si celebra il patrono Sant’Antonio da Padova. Durante la “Fiera del pane e dell’olio” è possibile partecipare a laboratori sul pane e le farine, presentazioni e passeggiate alla scoperta del paesaggio agricolo.
Il mais cinquantino è una delle tante varietà locali del granoturco che era quasi scomparsa dopo l’introduzione, a partire dagli anni ’50, dei più prolifici e resistenti ibridi. Cinquantino perché matura in cinquanta giorni e si raccoglie generalmente in agosto. In friulano questo mais è detto sorc e, insieme al frumento e alla segale, costituisce la base del Pan di sorc, una pagnottella rotonda e bassa con la crosta croccante dal colore scuro che contrasta con un cuore di mollica gialla.
Tipico di Gemona, in provincia di Udine, e del suo territorio d’acque è un classico prodotto nato dallo scambio di diverse civiltà, fra loro confinanti. Gli scambi commerciali e l’importante migrazione dei friulani verso il vicino impero asburgico, avvenuta fra la seconda metà dell’Ottocento e primi decenni del secolo seguente, hanno lasciato il segno nel pan de sorc. Alle tre farine, infatti, si aggiungono profumi e spezie tipiche della civiltà culinaria d’Oltralpe, quali il finocchio selvatico e la cannella.
Il pan di sorc si preparava in casa ma si cuoceva al forno del paese e una parte serviva per pagare il forno stesso. Uno scrigno di storia ora riattivata grazie a un gruppo di produttori che hanno rimesso a dimora questa varietà di mais a ciclo di produzione breve, un paio di mulini e alcuni forni. Un marchio, riprodotto su un’ostia incastonata nella crosta, ne tutela l’originalità. Slow food l’ha eletto a Presidio e l’Ecomuseo delle acque del Gemonese lo promuove.
L’appuntamento per visitare Gemona e degustare il Pan di Sorc è fissato ogni anno, il 13 giugno quando si celebra il patrono Sant’Antonio da Padova. Durante la “Fiera del pane e dell’olio” è possibile partecipare a laboratori sul pane e le farine, presentazioni e passeggiate alla scoperta del paesaggio agricolo
fonte AIOL