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Un Nonnino per amico

Un Nonnino per amico

Autore: Vera de Luca/giovedì 11 settembre 2014/Categorie: Territori , Campania, Cucina

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“Stretta la foglia larga la via, dite la vostra che ho detto la mia”, iniziamo con questo adagio per dire che da una porta stretta scaturisce un grande impegno e una grande professionalità-tutta-da-raccontare, che ritroviamo a Pompei sulla Via Statale 145 alla trattoria “Dal Nonnino”, dove tutto quello che è riportato sul menù è casareccio.
Ma andiamo a scoprire più da vicino questo ristorantino a conduzione familiare, che ci ha incuriosito non poco dal primo momento che abbiamo varcato la soglia notando sullo sfondo una gigantografia, una finestra aperta sulla bella isola greca di Santorini. E sì che andavamo alla ricerca di cibi genuini non troppo elaborati per passare una domenica in famiglia non troppo lontano da casa.
Sono Davide e Teodolinda Uccelli, che hanno aperto dal 1 giugno 2013 questo piccolo ristorantino, che si trova proprio all’uscita di Castellammare di Stabia dell’Autostrada Napoli - Salerno.
A preparare i piatti, che variano ogni giorno e, sottolineo, ogni giorno (cosa non semplice per i ristoranti, che pure hanno alle spalle una grande brigata di cucina) c’è la giovane chef Teodolinda che ha un segreto nel cassetto… la collaborazione del padre Francesco, socio da più di venti anni della FIC (Federazione italiana cuochi di Torre del Greco) e che ha al suo attivo una lunga esperienza prima sulle navi della Società Italia ( i mitici transatlantici  Michelangelo e Raffaello) e poi a Napoli allo “Scoglio di Frisio” sul veliero “Il Tortuga”, posizionato al Porto di Mergellina (il richiamo del mare è stato sempre forte per Francesco), al “Geranio” di Capri e poi udite…udite, per quanti adorano il calcio, ha lavorato per tre anni con i fratelli Cannavaro quando aprirono un ristorante “in” a Pompei.
Ma l’oggi di Francesco è tutto da dedicare ai suoi clienti, trasmettendo il massimo della sua esperienza ai suoi figli. I piatti sono preparati con ottimi ingredienti ed eccellenti condimenti. Questo è un altro segreto della cucina del Nonnino, l’olio extravergine utilizzato per cucinare e condire proviene dal Cilento e per la precisione dall’oliveto della sorella di Francesco, Maria, che personalmente cura le sue piante di olivo a Matonti, a 15 chilometri da Santa Maria di Castellabate. Per il pesce che si può avere su ordinazione, Francesco se lo procura da Filippo, un pescatore amico di vecchia data di Pompei. I piatti si rifanno alle ricette di famiglia con una chiave di lettura nuova data da Francesco e Teodolinda. In cucina a dare una mano c’è anche mamma Caterina.
 La storia della trattoria, che conta una trentina di coperti, è recentissima, ma ha il sapore del “buono” di una volta e piace ai tanti clienti che ogni giorno si fermano anche per un solo piatto caldo, «perché  - come dice Francesco -   non mandiamo via a bocca asciutta nessuno. Noi lavoriamo soprattutto con la cucina casareccia napoletana e guardiamo molto al rapporto prezzo-qualità». Nel menù domenicale si comincia con un ricco antipasto, con prodotti prevalentemente preparati in famiglia come le alici marinate con cipolla di Tropea e le melanzane del loro orto sott’olio e poi panzarottini di patate, paste cresciute, rigorosamente fatti alla vecchia maniera, parmigianina di melanzane, impepata di cozze, prosciutto e salame napoletano e terrina calda di fagioli e cotiche; il piatto forte per i primi sono gli strozzapreti con la salsiccia e le melanzane, ma si possono avere, se sono in menù, tubettoni con cannellini e cozze, tagliolini arrotolati in sottilissime fettine di melanzane, mezzi paccheri con lo stocco, ravioli ripieni di ricotta, provola e maggiorana.
La lista dei secondi è altrettanto saporita a base di tagliata di black angus con rucola e scaglie di parmigiano, grigliata di carne, straccetti all’aceto balsamico di Modena. E non finisce qui… si proveranno poi i dolci della casa, estremamente casarecci ma squisiti, accompagnati dai liquori fatti in casa che mandano in visibilio come il finocchietto, quello alla liquerizia e naturalmente il limoncello, visto che siamo sulla dorsale che conduce a Sorrento e ad Amalfi.

Vera De Luca
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