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Conoscere la Corsica attraverso i suoi piatti tradizionali

Conoscere la Corsica attraverso i suoi piatti tradizionali

Autore: Vera De Luca/giovedì 17 luglio 2014/Categorie: Territori , Info e News

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“La Corsica suggella l’unione  tra una terra fertile e un  “savoir-faire” ancestrale: dunque approfittate d’un paese dai mille sapori”.

Olio d'oliva, farina di castagne, salumi, miele, brocciu, formaggi ... sono tutti prodotti tipici della Corsica che concorrono a fare grande questa terra che regala emozioni sotto tutti i punti di vista.

È come imbarcarsi su una “nave gourmet” colma di tante prelibatezze che permette di scoprire la straordinaria cucina locale, unendo genuinità, tradizione e innovazione. Le ricette corse si tramandano di generazione in generazione e sono costantemente reinterpretate per il piacere dei buongustai. Le eccellenze locali sono: la coppa (lonza di maiale essiccato), il lonzu (filetto salato e pepato), il figatellu (salsiccia di fegato, carne e erbe aromatiche), e anche il prisuttu (prosciutto intero preparato ed essiccato con sale e pepe), tutti prodotti del maiale, allevati allo stato semibrado ed alimentati con ghiande e castagne.

Per sedurre il palato, la cucina corsa è pronta ad offrire altre tipicità come le verdure ripiene, il formaggio di capra brocciu, preparato in mille modi, come ad  esempio le frittate di menta e brocciu, l’ insalata di polipo. In particolare ricordiamo con piacere di aver assaggiato i “Ravioli al brocciu e alla parsa (maggiorana)”, proposti dal ristorante "La Corniche" a San Martino di Lota, una località non lontana da Bastia dove si può godere anche un magnifico panorama sulla valle.  Gli ingredienti per sei persone sono: 500g di brocciu, 300g di formaggio grattugiato, 2 uova, 8 ramoscelli di menta o di maggiorana, 1/2 fascetto di bietole, estratto di vitello, sale e pepe. Per la preparazione: setacciare la farina con il sale; formare la classica fontana; incorporare le uova e l’acqua (circa 70 cl) fino ad ottenere un impasto elastico ed omogeneo, lasciare riposare, lessare le bietole e tritarle.

Per il ripieno: mescolare il brocciu o ricotta di capra con le uova, aggiungere le bietole, salare e pepare, tenendo presente che il formaggio è già salato. Stendere tutto l’impasto in una sfoglia poi distribuire il ripieno a mucchietti ben distanziati fra loro, almeno 5cm, ribaltare la sfoglia schiacciando con le dita attorno ai mucchietti di ripieno per sigillare bene la sfoglia. Servirsi di una rotella taglia pasta per ritagliare i ravioli in forme omogenee. Fare scaldare dell'acqua salata con un po’ di olio, immergere i ravioli per qualche minuto, scolarli e disporli in un piatto tondo alternando uno strato di ravioli con uno strato di formaggio grattugiato poi innaffiare con del brodo di manzo molto caldo.

Nei vari ristoranti della Corsica si inizia con un antipasto caldo in estate e in inverno e non può mancare sulle tavole imbandite una zuppa di fagioli. Anche il pesce è presente nella scelta dei piatti nei numerosi ristoranti che si possono incontrare soprattutto lungo la costa (c’è anche la variante corsa della bouillabaisse a base di pesci locali, accompagnata da un bicchierino di  pastis). Nelle zone interne di montagna si può invece gustare, solo in inverno, tordi arrostiti sul fuoco a legna con bacche di mirto profumate e brandy, mentre in ogni stagione si può assaggiare l’ agnello alla corsa, arrosto, come anche lo spezzatino di vitello servito con verdure di stagione (piselli, pomodori, peperoni) e solo in certi periodi dell’anno si può trovare il cinghiale. Un vero pasto corso non può terminare senza i formaggi locali, nella variante dolce o piccante a seconda del gusto e per lo più vengono accompagnati da fichi freschi o marmellate.

Per il dessert, si può scegliere tra frittelle di mele cedro, la farina di castagne o il "fiadone" composto dal formaggio brocciu aromatizzato al limone e brandy. Il fiadone combina a meraviglia il gusto acidulo del limone e l'untuosità del formaggio. Ingredienti: per la crema occorre 1 mezzo chilo di brocciu, 125 g di zucchero, 3 uova, 1 limone; per la pasta, 250g di farina, 175 g di zucchero e 1 uovo. Stendere la pasta, oliare o imburrare una grande tortiera dai bordi alti ed applicare la pasta frolla, aggiungere le uova uno dopo l’altro, lo zucchero e le bucce grattugiate del limone, guarnire la tortiera di questa crema e cuocere in forno. Un altro dolce tipicamente corso è la “Torta cu e noce di Zia Assunta”, una crostata alle noci  preparata con la farina di castagne. Ingredienti: 330 grammi di farina di castagne, un pizzico di sale, 200 grammi di gherigli di noci,  30 g di zucchero a velo,1/3 litro di acqua, 1/3 litro di latte, 30 g di strutto o 5 cl di olio di oliva. Per la preparazione bisogna prima portare il forno a 230 °. Setacciare la farina di castagne in una ciotola, aggiungere il sale e l'olio, versare, poco a poco, l'acqua ed il latte (per evitare i grumi) fino ad ottenere un composto abbastanza liquido, incorporare delicatamente i gherigli di noci, versare l’impasto in uno stampo di circa 28 cm di diametro, unto con lo strutto o l'olio. Fare cuocere in forno caldo a 230 ° da 20 a 25 minuti circa, sfornare e presentare in un piatto di portata tondo dopo averlo cosparso di zucchero a velo.

Da non dimenticare di provare i canestrelli, biscotti corsi di mandorla a base di farina, uova e latte, arricchiti da uva sultanina, ottimi quelli della piccola pasticceria artigianale “Chez Mireille”, che secondo antiche ricette tradizionali prepara anche il miglior fiadone dell’isola. Per concludere degnamente tante delizie un’altra chicca, il liquore Cap Corse, o uno dei liquori di bacche di gelso, ginepro, mirto e scorza di cedro. Le idee per un soggiorno che possa attirare il turista tutto l’anno sono tante ed una di queste è senz’altro la gastronomia.

L’Agenzia del turismo della Corsica, che coordina e sviluppa questo settore per la promozione della destinazione “Corsica” su tutti i mercati internazionali, ma principalmente su quelli europei, ha creato e gestisce il portale turistico dell'isola, "visit-corsica.com", che rappresenta una vetrina ufficiale del turismo insulare attraverso un’ampia offerta che spazia dai porti turistici, ai campi da golf, alle strutture per il turismo di affari, alla natura all’aria aperta, ai piatti tradizionali e agli itinerari gastronomici. Per maggiori informazioni sulla Corsica ci si può rivolgere anche all’Atout France, l’Ente di Sviluppo del Turismo Francese (www.rendezvousenfrance.com).  Il turismo corso gode ottima salute e tutto è pronto per accogliere i vacanzieri a cominciare dalla novità di quest’anno che da giugno fino al 15 settembre collega, in mezz’ora di volo, grazie alla linea aerea Vueling (www.vueling.com), l’aeroporto di Roma Fiumicino con quello di Bastia Poretta, due volte alla settimana, il lunedì e il venerdì.

La città di Bastia, che prende il suo nome dalla fortezza, è un perfetto incrocio tra una città francese e una città italiana.  È da alcuni anni che la città è entrata a pieno titolo nel turismo anche per i suoi tanti itinerari gastronomici. «Le strutture alberghiere - come ci hanno riferito la direttrice Francesca Vesperini e il vicedirettore, Josian Calloni dell’Ufficio municipale del turismo di Bastia (www.bastia-tourisme.com) - stanno aumentando e contano a tutt’oggi 1.500 posti letto». A Bastia gli alberghi sono confortevoli e si affacciano sulle spiagge bellissime della costa come l’hotel “Pietracap” (www.hotel-pietracap.com), che ha le stanze immerse in uno splendido e lussureggiante giardino, mentre a pranzo ci si potrà fermare al porto nel ristorante “Le Così” che ha una particolare cura nella presentazione dei piatti e poiché, come è noto “anche l’occhio vuole la sua parte”, seduti a pochi passi dal mare si potrà godere dello stupendo panorama del golfo e della rocca con la città vecchia. Alle spalle della grande Piazza S.Nicola, lunga 300 metri, si potrà passeggiare lungo il corso facendo una sosta golosa alla boutique Mattei, vera e propria istituzione cittadina, dove il fondatore Louis - Napolèon nel 1872 inventò un aperitivo a base di una miscela di muscat corso, decotti vegetali e aranci e china. Da non dimenticare al rientro a casa di mettere in valigia una delle tante specialità gastronomiche di questa terra francese che non è poi così lontana da noi.

 

 

  Vera De Luca
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