La rassegna all’interno di Expo2015 specificamente dedicata al rapporto tra arte e cibo avrà portata “universale” e coinvolgerà Milano con epicentro nella futuristica sede museale del Palazzo della Triennale e svolgimento in diversi luoghi della città.
Art & Food infatti è il progetto espositivo che propone un approfondimento del tema distintivo dell’ Esposizione Universale attraverso le simboliche espressioni e riflessioni dell’arte visiva.
La rassegna focalizza sull’iconografia del cibo nel corso della storia, mostrando come gli alimenti abbiano ispirato moltissimo gli artisti in tutte le epoche ed esercitato una certa influenza sullo sviluppo della storia dell’arte.
Attraverso l'esposizione e la riproduzione dei grandi capolavori della storia dell’arte, affiancati da opere d’arte contemporanea originali appositamente commissionate a numerosi artisti contemporanei, l’allestimento svilupperà un percorso spazio-temporale intorno al mondo e tra il passato e il futuro,
Oltre alle gallerie e ai saloni per mostre temporanee e il Teatro dell’Arte, nel Palazzo della Triennale hanno sede una cafeteria con ristorante e il Museo del Design, con la collezione in mostra permanente e un vasto spazio per allestimenti. Spazi in cui la rassegna dedicherà attenzione al “food-design”, in tutte le sue accezioni e sfere: dalla rappresentazione della tematica del cibo, del suo consumo e della sua trasformazione ad una selezione di oggetti di design per la cucina e per la tavola.
Per gli allestimenti dell’esposizione nell’esposizione, la Triennale attingerà alle collezioni artistiche delle più importanti istituzioni museali milanesi, lombarde, italiane e di ogni nazione del mondo, che contribuiranno con il prestito di opere d’eccezione.
Art & Food è stato presentato il 5 dicembre, con grande orgoglio dei registi e tra gli entusiasmi di osservatori e spettatori degli sviluppi dei lavori in corso per l’evento mondiale.
« Rappresenterà lo snodo dell’Esposizione Universale in città – ha osservato Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 - Sarà il punto di partenza di un percorso tra i luoghi d’arte e cultura di Milano verso il sito espositivo della manifestazione alla fiera, e le interpretazioni che i singoli paesi daranno al suo tema, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’».
« Nei sei mesi di mostre, eventi e convegni che si stanno preparando per accogliere i milioni di visitatori attesi, Art & Food arricchirà il grande palinsesto di Expo in città - ha sottolineato Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano - Un’Esposizione Universale diffusa, dal centro alle periferie, farà scoprire anche la Milano meno conosciuta. Le opere d’arte e le installazioni ospitate dalla Triennale colloquieranno idealmente, oltre che con il sito della fiera e i suoi temi, anche con i capolavori di Leonardo, Michelangelo, Giotto e le tante altre eccellenze dell’arte italiana e internazionale ospitate nei musei milanesi, testimonial di una città che si apre al mondo attraverso il linguaggio universale della cultura”.
Organizzazione, realizzazione e svolgimento della rassegna sono affidate alla curatela del genovese Germano Celant, classe 1940, a cui la storia dell’arte è debitrice del conio della definizione di “arte povera” con cui nel 1967 ha designato il lavoro e stile delle avanguardie italiane del gruppo formato da Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Pino Pascali ed Emilio Prini. Dalla seconda metà degli anni ’70 ha collaborato con il Museo Guggenheim di New York, anche come curatore di mostre, e nel 1986 ha allestito la grande retrospettiva "Futurismo e Futurismi" a Palazzo Grassi di Venezia.
Nel 1997 alla direzione della 47esima Biennale di Venezia e attualmente della Fondazione Prada, Celant è curatore di mostre ed eventi d’arte per la Fondazione Vedova a Venezia e per la Triennale di Milano che, tra le proprie esperienze nelle contaminazioni tra arte e altri ambiti della cultura, annovera la curatela della prima edizione della Biennale di Firenze "Arte e Moda" nel 1996 e della mostra "Arte&Architettura" a Genova nel 2004.
La sua firma, quindi, è garanzia di buona cura per il progetto espositivo che darà lustro e prestigio alla grande manifestazione internazionale nel Belpaese.
di Maddalena Brunasti