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Le ‘Città Creative UNESCO della Gastronomia’ a CIBUS 2016

Le ‘Città Creative UNESCO della Gastronomia’ a CIBUS 2016

Primo incontro in Italia dei rappresentanti delle ‘capitali mondiali’ della gastronomia

Autore: Maddalena/domenica 8 maggio 2016/Categorie: Eventi, Territori

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Accanto ai rappresentanti di Parma, entrata a far parte del network l’11 dicembre 2015, alla 18esima edizione del Salone Internazionale dell’Alimentazione converranno i delegati di 13 ‘Città Creative UNESCO della gastronomia’: Belém (Brasile), Bergen (Norvegia), Chengdu (Cina), Dénia (Spagna), Gaziantep (Turchia), Jeonju (Corea del Sud), Östersund (Svezia), Phuket (Thailandia), Popayán (Colombia), Rasht (Iran), Shunde (Cina), Tsuruoka (Giappone), Tucson (Usa).

I delegati parteciperanno al ‘World Food Research and Innovation Forum’, evento che realizza il progetto lanciato dalla Regione Emilia-Romagna in occasione di EXPO 2015 con l’obiettivo di stimolare il dialogo e il confronto sui temi della ricerca, della sostenibilità e della sicurezza nel settore agroalimentare.

Insieme a loro, sono attese anche le rappresentanze delle altre quattro città italiane nel network di Città Creative UNESCO (Roma, per il cinema; Bologna, per la musica; Fabriano, per l’artigianato; Torino, per il design) e di Alba, che presenterà quest’anno la sua candidatura per l’area Gastronomia.

Il programma delle loro giornate parmensi è stato reso noto in una conferenza stampa a cui è intervenuto Cristiano Casa, Assessore alle Attività Produttive, al Commercio e al Turismo del Comune di Parma, che ha dichiarato: «Questo momento di incontro in occasione di Cibus rappresenta anche il primo passo per la realizzazione del progetto “Become a City of Gastronomy” presentato in fase di candidatura di Parma».

La candidatura era stata sostenuta da Comune di Parma, Parma Alimentare e Fiere di Parma insieme a Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, UPI - Unione Parmense degli Industriali, Camera di Commercio di Parma, Università degli Studi di Parma, Associazione ChefToChef, ANCI Emilia-Romagna (Associazione Regionale dell’ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), Fondazione Cariparma e Fondazione Monte di Parma. «Il valore dell’asset food per Parma è prima di tutto economico: insieme, industria e impiantistica alimentare totalizzano più di 1.800 aziende sul territorio, con un numero complessivo di addetti che può essere stimato in oltre 23.100 unità. Il fatturato dei due comparti è di oltre 10,1 miliardi di euro: l’export agro-industriale incide per il 27%, con 2,77 miliardi di euro, e rappresenta il 44% dell’export complessivo provinciale – ha spiegato Cesare Azzali, Amministratore Unico di Parma Alimentare e Direttore di UPI - Il cibo è sinonimo di convivialità e veicolo di relazione con culture lontane e diverse dalle nostre: entrare nel network delle Città Creative UNESCO per la Gastronomia, che accoglie realtà capaci di coniugare sviluppo sostenibile e rispetto delle tradizioni nel settore alimentare, significa avere l’opportunità di confrontarsi con modelli di eccellenza, condividere best practices, in un’ottica di continuo miglioramento. Partendo dalla vocazione gastronomica e dal patrimonio di produzioni tipiche del territorio della Food Valley, il Sistema Parma, fatto di soggetti privati, istituzioni locali e realtà economiche, può fare della nostra città una destinazione d’eccellenza, riconosciuta a livello internazionale. E una porta di ingresso per i foodie interessati a scoprire le meraviglie del territorio emiliano-romagnolo e di tutta la Penisola».

Il calendario parmense dei delegati delle 13 Città Creative UNESCO della Gastronomia è scandito da moltissimi impegni: la partecipazione al ‘World Food Research and Innovation Forum’ un tour con visite a un caseificio di produzione del Parmigiano Reggiano e a un prosciuttificio parmense; incontri ad Academia Barilla e ALMA, il centro di formazione dedicato alla cucina italiana; la cerimonia di scopertura della targa che, alla Residenza Municipale di Parma, suggella l’ingresso della città nel network delle Città Creative UNESCO della Gastronomia; una cena organizzata dall’Associazione CheftoChef; una cena di gala nel Ridotto del Teatro Regio, con menu curato dai più rinomati chef del territorio parmense. Inoltre, nell’agenda dei rappresentanti delle ‘Città Creative UNESCO della Gastronomia’, sono previsti anche un incontro per la condivisione di best practices per lo sviluppo sostenibile e la cooperazione internazionale e un appuntamento propedeutico al meeting annuale di tutte le città 18 del network che si terrà a settembre nella svedese Östersund.


di Maddalena Brunasti
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