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Nasce a Sant’Antimo la prima Ghost Kitchen italiana

Il gruppo Giappo ed il Joia di Sant’Antimo uniti per un sistema nuovo di ristorazione

Autore: Harry/mercoledì 2 dicembre 2020/Categorie: Eventi

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Per uscire dalla crisi non bisogna mai fermarsi: vince chi sa innovarsi, perde chi resta fermo a lamentarsi

L’unione fa la forza, soprattutto in tempi di Covid, ancor di più se a mettersi insieme sono il mondo della ristorazione e delle discoteche, due tra i settori maggiormente colpiti dalle chiusure conseguenti ai lockdown.
Nasce con questo spirito, e con l’intento di portare una ventata d’innovazione, la collaborazione tra il gruppo Giappo ed il Joia di Sant’Antimo per dare vita alla prima Ghost Kitchen italiana di cucina nipponica in una discoteca.
Enrico Schettino e Piero Nannola, titolari delle due aziende, hanno deciso infatti di rimboccarsi le maniche e garantire una continuità lavorativa ad una parte dei loro dipendenti, che saranno “riconvertiti” nella nuova iniziativa per i prossimi sei mesi evitando così la CIG.
La ghost kitchen è infatti formula con cui locali attrezzati in sole cucine favoriscono la distribuzione del cibo esclusivamente all'esterno della struttura attraverso applicazioni o siti online: si tratta quindi di ristoranti fisici, privi dell’usuale spazio esterno per accogliere i clienti, ma caratterizzati dalla sola presenza di una cucina presso la quale il personale riceve le ordinazioni e prepara i piatti.
In questo modo, quindi, si può scegliere di preparare cibo, concentrandosi esclusivamente su qualità del cibo e distribuzione.
Una formula vincente che sta prendendo piede in tutto il mondo se si considera che secondo Ubs il mercato globale dei pasti a domicilio è valutato 35 miliardi di dollari con una crescita annua del 20% che lo porterebbe alla cifra stratosferica di 365 miliardi entro il 2030: la location è un’app o un sito, l’ambiente è la casa del cliente ed il menù lo fanno i dati che si evincono.
Dal canto suo, il gruppo Giappo ha una chance in più visto che sul territorio vantava già una media di mille pasti al mese realizzati nei suoi punti di Aversa, Giugliano e Frattamaggiore. Non a caso Schettino recentemente è stato anche al fianco dello chef Alessandro Borghese per delle lezioni di sushi ospitate dalle frequenze di Sky nel programma “Kitchen Sound”, dove musica e cucina sono gli ingredienti perfetti.
Ogni delivery regalerà anche una musica speciale a chi la ordina, una novità speciale creata ad hoc per questa partnership.
Schettino, inoltre, ha già in mente diverse nuove aperture nell’area quando sarà possibile: questa sinergia aumenterà la voglia di sushi tra i residenti ed ancor più la fidelizzazione verso il brand Giappo, che non ha abbandonato i suoi clienti.
«L’idea - spiega Schettino - è nata dal comune desiderio di far sentire ancora più viva la nostra presenza in loco, con un servizio dedicato ed in linea con le esigenze del momento.
Riuscire a supportare un settore come le discoteche, in cui ho lavorato per 20 anni, affiancando tanti ex colleghi attualmente non al lavoro, mi stimola ancor di più. Un mondo che conosco bene e che spero possa riprendersi quanto prima. A loro posso solo dire che non bisogna mai fermarsi: vince chi sa innovarsi, perde chi resta fermo a lamentarsi».
Le modalità di ordine e pagamento rimangono identiche a quelle impiegate per il delivery tradizionale: o dalle app convenzionate o dal sito www.giappo.com. In aggiunta ci sarà un numero di cellulare dedicato per rispondere immediatamente a tutte le esigenze dei clienti.

H di P




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