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Golosi in Goletta

Golosi in Goletta

Autore: Gusto landia/giovedì 28 novembre 2013/Categorie: Eventi, Marche, Valorizzazione dei patrimoni eno-gastronomici

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Data evento: 06/12/2013 - 09/12/2013 Export event

Immersa nella rigogliosa vegetazione appenninica, l’antica Pieve d’Ico, ha saputo mantenere integro nei secoli il proprio ambiente impregnato di storia e cultura. Data molto importante da ricordare è il 21 marzo 1235 quando Papa Gregorio IX propone al Parlamento di Massa Trabaria di abbandonare sette piccoli castelli arroccati nella zona e di convogliare gli abitanti nel territorio della Pieve, costituendo il Comune fortificato di Mercatello.

Di origine medievale, Mercatello sul Metauro è una ridente cittadina dell’Alto Metauro, perfettamente incastonata nella verdissima valle di questo fiume, immersa in un paesaggio ancora integro e armonioso. Antropizzate da una antica civiltà contadina, le valli e le colline sono costellate di un quantità di case coloniche in cui spesso si evidenzia la tipologia della cascina toscana, costruzioni così ben inserite nel contesto da risultare parte imprescindibile dell’ambiente.

Particolarmente ameno l’antico borgo murato di Castello della Pieve che si erge su di un rilievo che domina la valle. Oltre che per il territorio collinare e montano di cui è cuore pulsante, la cittadina è assai interessante per le importanti emergenze culturali, architettoniche e artistiche che propone al visitatore attento e interessato: il centro storico medievale si presenta ancora integro nella sua struttura originaria, in esso sono riconoscibili gli influssi delle vicine Toscana e Umbria oltre che della cultura urbinate del cui ducato Mercatello (Pieve d’Ico) fu centro importante.

A Mercatello sul Metauro il 7 e 8 Dicembre prossimi si svolge l'evento "Golosi in goletta", dove sarà possibile gustare una specialità gastronomica dall'originale sapore.
La goletta o "barbaglia" è la guancia del maiale trattata con spezie e fatta stagionare il locali areati che le consentono di maturare assorbendo gli aromi della zona, celebre anche per il tartufo bianco pregiato.
Ingrediente fondamentale per la pasta all’amatriciana, è ottima servita anche come antipasto con delle fette di pane abbrustolito.
La ricetta tradizionale per la goletta suggerisce di scaldare una padella di ferro in cui disporre sottili fette di questo salume a sfrigolare con foglie di salvia; quando la goletta assume un aspetto opalescente e leggermente dorato, aggiungere del vino bianco o dell'aceto di vino lasciandolo sfumare. Disporre infine la goletta così cucinata su fette di pane casereccio. E' un antipasto perfetto per affrontare il freddo dell'inverno dell'Appennino.
Tra i piatti poveri, legati alla vita contadina e alla tradizione di questo territorio troviamo:

“Passatini in brodo”,“Cinghiale in Salmì”,“Piccioni ripieni”,“Ravigiòl” (formaggio molle), ormai scomparso dalle nostre tavole.

Tra i dolci il “Bostrengo” dolce preparato con riso, uvetta, latte, uova, il “Lattaiolo”   dolce preparato con latte, uova, rum, il “Miaggio”    dolce preparato con cacao e sangue del maiale,il “Nociatino”  tipico dolce natalizio preparato con uova, farina, noci e uvetta ( un po’ il nostro panettone) Tra i vini ricordiamo uno su tutti “Il bianchello del Metauro”.

BIANCHELLO DEL METAURO DOC


Tipologie: Bianchello del Metauro, Bianchello del Metauro Superiore, Bianchello del Metauro Spumante,  Bianchello del Metauro Passito.
Vitigni: Bianchello (Biancame) 95-100%, Malvasia bianca lunga 0-5%.    
Nella valle del Metauro gli Etruschi si dedicavano alla viticoltura, contendendone il primato ai Piceni, che la praticavano appena più a sud. Alcuni secoli dopo, nel 207 a.C., i Cartaginesi di Asdrubale, inviati in soccorso di Annibale, sarebbero stati sconfitti dalle abbondanti libagioni di Biancame più che dai Romani. Il fiume Metauro, gli Appennini e l’Adriatico hanno da sempre caratterizzato l’area di produzione - pianeggiante, con leggere pendenze, ampia apertura verso il mare ed una tessitura del terreno che agevola lo sgrondo delle acque piovane -offrendo facilità di accesso, di lavorazione e di difesa dell’attività agricola.
Di colore giallo paglierino (Bianchello del Metauro, anche Superiore), paglierino più o meno intenso (Spumante), dal paglierino intenso all'ambrato (Passito). Odore delicato, caratteristico (Bianchello del Metauro, anche Superiore), proprio, delicato, fine, ampio, composito (Spumante), caratteristico, intenso (Passito). Sapore secco, fresco, armonico, gradevole (Bianchello del Metauro, anche Superiore), da extra dry a brut, sapido, fresco, fine, armonico (Spumante), dolce, armonico, vellutato, caratteristico (Passito). Spuma fine e persistente (Spumante). Titolo alcol. minimo: 11,5% (Bianchello del Metauro, anche Spumante), 12,5% (Superiore), 15% (Passito). Da bersi giovane come aperitivo o con antipasti, minestre, risi, paste anche asciutte, carni bianche a tendenza dolce (petto di pollo, coniglio),  molluschi e crostacei, piatti delicati di pesce  o di verdure, pesci di mare arrosto e alla griglia.

 Disciplinare:    approvato DOC con Dpr 02.04.69  (G.U. 143 -10.06.69)

 

fonti Pro-Loco Mercatello del Metauro
spunti tratti da 50DOC: 50anni di qualità Ed.Civin
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