Fra pochi giorni si alza il sipario sulla celebre Fiera del Bue di Carrù, nel cuneese, giunta quest’anno alla 102ma edizione, organizzata con il coinvolgimento di enti vari tra cui, oltre alla Regione e al Comune, la Pro-Loco locale
Carrù, paesino situato sulla fondovalle del fiume Tanaro che collega le Langhe con Mondovì e la Liguria, è anche il baricentro tra la pianura cuneese e le Alpi dove si erge, maestoso, il Monviso. Da queste parti il bue era, in passato, l’animale che nei campi sostituiva il trattore; ora è diventato invece sinonimo di piacere per il palato e, oltre che in dicembre, è il piatto più richiesto per tutto l’inverno.
La gastronomia di rango si esprime, quindi, nel Gran Bollito Misto, sempre in trionfo sui carrelli dei ristoranti, caldo e invitante. un “Bollito no stop” che dall’alba fino a sera tardi negli stand verranno serviti migliaia di vassoi con i diversi tagli del bollito misto composto da testina, magro, lingua, cotechino, scaramella, gallina e coda abbinati alle salse tipiche (i “bagnèt” in dialetto)