Una recente ricerca ha messo in luce le abitudini di consumo di gelato in Europa, analizzando sia il consumo domestico che quello fuori casa nei principali mercati: Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito. I dati evidenziano differenze significative tra i vari Paesi, offrendo indicazioni utili per produttori, distributori e operatori della ristorazione che vogliono intercettare nuove tendenze e rispondere ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.
Gelato tutto l’anno: la nuova normalità
Il gelato non è più percepito soltanto come un piacere estivo, ma si sta affermando come alimento consumabile durante tutto l’anno. L’innovazione gioca un ruolo decisivo: formati pratici, abbinamenti originali e gusti meno stagionali stanno favorendo l’inserimento del gelato in occasioni di consumo sempre più diversificate.
Il dato chiave riguarda il consumo domestico, ormai quasi universale: oltre il 95% degli europei consuma gelato a casa, con picchi del 98% in Italia. Questo trend dimostra che il gelato ha già una solida base di consumo “all year round”, che può essere ulteriormente valorizzata attraverso strategie mirate di comunicazione e distribuzione.
Il consumo domestico: un’abitudine consolidata
I numeri parlano chiaro: il 96% dei consumatori europei dichiara di mangiare gelato a casa, con frequenze medie mensili molto elevate. Germania, Italia e Spagna guidano la classifica con consumi compresi tra le 4,8 e le 5 volte al mese, mentre Francia e Regno Unito si attestano leggermente più in basso.
Un dato interessante riguarda i consumatori abituali di latticini: in Italia, Germania e Spagna circa il 25% dichiara di mangiare gelato più volte alla settimana. In Francia e Regno Unito, questa percentuale si riduce rispettivamente al 17% e al 20%, segnalando un potenziale di crescita per i produttori che vogliono rafforzare il consumo domestico in questi mercati.
Il consumo fuori casa: segnali contrastanti
Sul fronte fuori casa, l’Italia si conferma un mercato forte: il 94% degli italiani consuma gelato in gelateria o in altre occasioni extra-domestiche. Germania e Spagna registrano una media di 4,2 consumi al mese, seguiti da Italia con 4,1, Francia con 3,7 e Regno Unito con 3,0.
Tuttavia, la ricerca segnala un calo generalizzato del consumo fuori casa in diversi Paesi europei. In Francia, ad esempio, i consumatori che hanno ridotto questa abitudine sono stati 2,5 volte più numerosi rispetto a quelli che l’hanno aumentata. In Germania e Spagna, il rapporto sale addirittura a 2,9. Anche nel Regno Unito il quadro è chiaro: il 21% ha diminuito il consumo fuori casa, contro solo il 13% che lo ha incrementato. Questo indica la necessità di nuove strategie per rendere il gelato fuori casa un’esperienza distintiva e non facilmente sostituibile dal consumo domestico.
Strategie per produttori e distributori
I dati raccolti delineano un percorso preciso per le aziende del settore. Per i produttori, il consumo domestico stabile e diffuso apre la strada a una maggiore diversificazione dell’offerta: confezioni multipack, porzioni monodose, prodotti senza lattosio o ad alto contenuto proteico sono leve strategiche per fidelizzare il consumatore.
Parallelamente, il segmento fuori casa può essere rilanciato attraverso l’introduzione di gusti premium, abbinamenti stagionali e prodotti esclusivi per gelaterie e ristorazione, capaci di offrire un valore aggiunto rispetto a ciò che il cliente trova sugli scaffali del supermercato.
Per i distributori, il focus deve essere duplice: consolidare il consumo domestico con assortimenti ampi e inclusivi (dal biologico al senza zuccheri), e rafforzare l’offerta dedicata al foodservice, puntando su linee esclusive che possano supportare gelaterie e ristoratori nel differenziare la loro proposta.
Ristorazione e gelaterie: il gelato come esperienza
Per il canale HoReCa, il calo dei consumi fuori casa richiede un ripensamento. Il gelato deve diventare esperienza: un prodotto artigianale, con ingredienti certificati e limited edition che creino un senso di esclusività. Abbinamenti con bevande, dessert caldi o degustazioni tematiche possono trasformarlo in protagonista anche nei mesi invernali.
Il pairing con caffè, liquori o vini da dessert apre nuove prospettive, permettendo di ampliare i momenti di consumo e di rafforzare la percezione premium del prodotto. La chiave è proporre al consumatore qualcosa che non può replicare facilmente a casa.
Il futuro del gelato oltre l’estate
Il quadro generale mostra un settore in trasformazione. Il gelato ha tutte le potenzialità per affermarsi come prodotto “all year round”, a condizione che i produttori, i distributori e gli operatori del foodservice riescano a innovare l’offerta e a comunicare in modo efficace.
I trend emergenti da seguire sono chiari: benessere, sostenibilità, premiumizzazione e personalizzazione. Il consumatore europeo non vuole più solo un gelato stagionale, ma cerca un prodotto versatile, salutare, sostenibile e capace di offrire esperienze uniche. Per chi opera nel settore, la sfida sarà trasformare questa tendenza in una vera opportunità di crescita.