Gelato in Europa: come sono cambiati i consumi e cosa significa per il mercato

Raffaele Perrone

Settembre 25, 2025

Una recente ricerca ha messo in luce le abitudini di consumo di gelato in Europa, analizzando sia il consumo domestico che quello fuori casa nei principali mercati: Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito. I dati evidenziano differenze significative tra i vari Paesi, offrendo indicazioni utili per produttori, distributori e operatori della ristorazione che vogliono intercettare nuove tendenze e rispondere ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.

Gelato tutto l’anno: la nuova normalità

Il gelato non è più percepito soltanto come un piacere estivo, ma si sta affermando come alimento consumabile durante tutto l’anno. L’innovazione gioca un ruolo decisivo: formati pratici, abbinamenti originali e gusti meno stagionali stanno favorendo l’inserimento del gelato in occasioni di consumo sempre più diversificate.

Il dato chiave riguarda il consumo domestico, ormai quasi universale: oltre il 95% degli europei consuma gelato a casa, con picchi del 98% in Italia. Questo trend dimostra che il gelato ha già una solida base di consumo “all year round”, che può essere ulteriormente valorizzata attraverso strategie mirate di comunicazione e distribuzione.

Il consumo domestico: un’abitudine consolidata

I numeri parlano chiaro: il 96% dei consumatori europei dichiara di mangiare gelato a casa, con frequenze medie mensili molto elevate. Germania, Italia e Spagna guidano la classifica con consumi compresi tra le 4,8 e le 5 volte al mese, mentre Francia e Regno Unito si attestano leggermente più in basso.

Un dato interessante riguarda i consumatori abituali di latticini: in Italia, Germania e Spagna circa il 25% dichiara di mangiare gelato più volte alla settimana. In Francia e Regno Unito, questa percentuale si riduce rispettivamente al 17% e al 20%, segnalando un potenziale di crescita per i produttori che vogliono rafforzare il consumo domestico in questi mercati.

Il consumo fuori casa: segnali contrastanti

Sul fronte fuori casa, l’Italia si conferma un mercato forte: il 94% degli italiani consuma gelato in gelateria o in altre occasioni extra-domestiche. Germania e Spagna registrano una media di 4,2 consumi al mese, seguiti da Italia con 4,1, Francia con 3,7 e Regno Unito con 3,0.

Tuttavia, la ricerca segnala un calo generalizzato del consumo fuori casa in diversi Paesi europei. In Francia, ad esempio, i consumatori che hanno ridotto questa abitudine sono stati 2,5 volte più numerosi rispetto a quelli che l’hanno aumentata. In Germania e Spagna, il rapporto sale addirittura a 2,9. Anche nel Regno Unito il quadro è chiaro: il 21% ha diminuito il consumo fuori casa, contro solo il 13% che lo ha incrementato. Questo indica la necessità di nuove strategie per rendere il gelato fuori casa un’esperienza distintiva e non facilmente sostituibile dal consumo domestico.

Strategie per produttori e distributori

I dati raccolti delineano un percorso preciso per le aziende del settore. Per i produttori, il consumo domestico stabile e diffuso apre la strada a una maggiore diversificazione dell’offerta: confezioni multipack, porzioni monodose, prodotti senza lattosio o ad alto contenuto proteico sono leve strategiche per fidelizzare il consumatore.

Parallelamente, il segmento fuori casa può essere rilanciato attraverso l’introduzione di gusti premium, abbinamenti stagionali e prodotti esclusivi per gelaterie e ristorazione, capaci di offrire un valore aggiunto rispetto a ciò che il cliente trova sugli scaffali del supermercato.

Per i distributori, il focus deve essere duplice: consolidare il consumo domestico con assortimenti ampi e inclusivi (dal biologico al senza zuccheri), e rafforzare l’offerta dedicata al foodservice, puntando su linee esclusive che possano supportare gelaterie e ristoratori nel differenziare la loro proposta.

Ristorazione e gelaterie: il gelato come esperienza

Per il canale HoReCa, il calo dei consumi fuori casa richiede un ripensamento. Il gelato deve diventare esperienza: un prodotto artigianale, con ingredienti certificati e limited edition che creino un senso di esclusività. Abbinamenti con bevande, dessert caldi o degustazioni tematiche possono trasformarlo in protagonista anche nei mesi invernali.

Il pairing con caffè, liquori o vini da dessert apre nuove prospettive, permettendo di ampliare i momenti di consumo e di rafforzare la percezione premium del prodotto. La chiave è proporre al consumatore qualcosa che non può replicare facilmente a casa.

Il futuro del gelato oltre l’estate

Il quadro generale mostra un settore in trasformazione. Il gelato ha tutte le potenzialità per affermarsi come prodotto “all year round”, a condizione che i produttori, i distributori e gli operatori del foodservice riescano a innovare l’offerta e a comunicare in modo efficace.

I trend emergenti da seguire sono chiari: benessere, sostenibilità, premiumizzazione e personalizzazione. Il consumatore europeo non vuole più solo un gelato stagionale, ma cerca un prodotto versatile, salutare, sostenibile e capace di offrire esperienze uniche. Per chi opera nel settore, la sfida sarà trasformare questa tendenza in una vera opportunità di crescita.

Foto di Raffaele Perrone