Friggitrice ad aria contro frittura in padella: i dati che sorprendono gli esperti

Friggitrice ad aria contro frittura in padella: i dati che sorprendono gli esperti - gustolandia.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 2, 2025

Un’indagine dell’Università di Birmingham mette a confronto i metodi di cottura più diffusi, evidenziando i vantaggi della friggitrice ad aria rispetto alla frittura tradizionale e al microonde.

La friggitrice ad aria è ormai diventata un elettrodomestico di largo consumo, scelta da milioni di famiglie per praticità e convenienza. Poco costosa, semplice da usare e capace di cuocere in tempi dimezzati rispetto al forno tradizionale, è stata pubblicizzata come strumento in grado di garantire croccantezza senza olio né grassi, sfruttando solo l’aria calda. Nonostante sia in commercio da tempo, la sua diffusione è esplosa solo negli ultimi anni, al punto da affiancarsi e in parte sostituire il microonde, a lungo considerato il simbolo della cottura veloce.

La domanda che molti si pongono è se questo metodo sia davvero salutare. Per rispondere, un recente studio condotto dall’Università di Birmingham ha analizzato gli effetti della cottura con la friggitrice ad aria, valutando non solo i benefici nutrizionali ma anche l’impatto sull’ambiente domestico.

Lo studio e i dati sull’inquinamento domestico

Secondo quanto rilevato dai ricercatori, cucinare è una delle principali cause di inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi, un aspetto spesso trascurato. L’American Lung Association ha sottolineato come migliorare la qualità dell’aria in casa sia fondamentale per la salute di chi trascorre molto tempo in ambienti chiusi.

Gli studiosi di Birmingham hanno confrontato diversi metodi di cottura: frittura in padella, bollitura, cottura ad aria e spadellatura. I dati parlano chiaro: la friggitrice ad aria ha registrato le emissioni più basse. Le particelle emesse sono state pari a 0,6 microgrammi per metro cubo, contro i 92,9 microgrammi della frittura tradizionale, risultata la più inquinante. Anche i composti organici volatili hanno segnato differenze notevoli: 20 parti per miliardo con la friggitrice ad aria, contro le 260 parti per miliardo della cottura in padella.

Questi risultati indicano che la friggitrice ad aria non solo riduce l’apporto di grassi nella dieta, ma contribuisce anche a limitare le sostanze nocive disperse nell’ambiente domestico, migliorando la qualità dell’aria nelle abitazioni.

Benefici e precauzioni nell’uso della friggitrice ad aria

Oltre ai dati sull’inquinamento, lo studio ha aperto un dibattito sulla sicurezza legata alle alte temperature raggiunte dalla friggitrice ad aria. Questo strumento può arrivare oltre i 200 gradi, un valore che, se da un lato riduce i tempi di cottura, dall’altro potrebbe comportare rischi dal punto di vista nutrizionale. Gli esperti raccomandano di impostare la temperatura tra 170 e 180 gradi, valori più che sufficienti per garantire croccantezza senza compromettere la salubrità dei cibi.

La versatilità di questo elettrodomestico resta un punto di forza: dalla carne alle verdure, fino ai dolci, consente preparazioni rapide e con meno condimenti. Non bisogna però considerarla un sostituto unico per ogni tipo di cottura, ma uno strumento utile se utilizzato con equilibrio e nel rispetto delle indicazioni.

Lo studio conferma quindi come la friggitrice ad aria sia un’alternativa economica, efficiente e in grado di ridurre l’inquinamento domestico, a patto che venga impiegata con consapevolezza. Non è solo una moda del momento, ma un metodo che, se ben gestito, può rappresentare un vantaggio reale sia per la salute che per l’ambiente di casa.

Foto di Lorenzo Fogli