Ampliato il richiamo di salame già segnalato a settembre: coinvolti i lotti 31, 32 e 33 per rischio microbiologico. L’avviso del Ministero e cosa devono fare i consumatori.
Il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo avviso riguardante il richiamo di alcuni lotti di salame confezionato in tranci sottovuoto da circa 350 grammi. Dopo il provvedimento del 15 settembre, che interessava il lotto 30, ora l’allerta si estende anche ai lotti 31, 32 e 33, tutti prodotti dal Salumificio di Genga, con sede in via Meleto 19/B, ad Ancona. Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, il richiamo è stato disposto per la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti sul rischio microbiologico. La formulazione non chiarisce nel dettaglio la natura del problema, ma ha spinto l’azienda a procedere in via precauzionale con l’ampliamento della misura di sicurezza alimentare.
I lotti coinvolti nel richiamo e le date di scadenza
Nel documento ministeriale viene specificato che il lotto 31 ha come termine minimo di conservazione (TMC) il 19 dicembre 2025, mentre per i lotti 32 e 33 la data di scadenza non è risultata leggibile nella documentazione allegata.
Il Salumificio di Genga ha invitato tutti i consumatori che avessero acquistato i prodotti appartenenti ai lotti interessati a non consumarli e a riportarli nei punti vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione. Per ulteriori chiarimenti è stato messo a disposizione l’indirizzo email: qualita@salumificiodigenga.it. L’allerta non implica che tutti i prodotti siano effettivamente contaminati, ma che sia necessario procedere a un controllo accurato prima della commercializzazione. La scelta rientra nell’ottica della massima tutela della salute pubblica.
Una serie di allerte alimentari nelle ultime settimane
Quello del salame di Genga non è un caso isolato. Negli ultimi giorni il Ministero ha segnalato diversi richiami che riguardano alimenti di uso comune. Tra i più recenti figura il ritiro delle uova fresche “Le Coccoline”, marchio La Montanari, lotto 35 con scadenza 22 ottobre 2025, per il rischio di contaminazione da Salmonella enteritidis.
Pochi giorni prima era stato ritirato anche un lotto di salame rovetano prodotto dall’azienda Regoli Ivano Snc, sempre per la presenza di Salmonella spp.. A completare il quadro delle allerte, il Ministero aveva inoltre annunciato il richiamo di diversi lotti di chiodi di garofano per la presenza di residui di pesticidi oltre i limiti di legge. L’aumento di segnalazioni nelle ultime settimane conferma l’attenzione crescente delle autorità sanitarie verso il controllo delle filiere alimentari. L’invito ai consumatori resta sempre lo stesso: verificare lotti e scadenze dei prodotti acquistati e, in caso di dubbi, seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal Ministero.