Come preparare la migliore amatriciana: gli ingredienti che non devono mai mancare e il trucco della (nonna)

Amatriciana, la guida completa per cucinarla come a Roma (senza errori)- gustolandia.it

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Il sugo simbolo di Roma e del Lazio, amato in tutta Italia: come prepararlo alla perfezione in cucina

L’amatriciana è una delle ricette più celebri della cucina italiana, simbolo indiscusso del Lazio e piatto bandiera della città di Amatrice, in provincia di Rieti. Dietro la sua semplicità si nasconde una tradizione secolare, fatta di ingredienti essenziali ma capaci di regalare un gusto inconfondibile. Prepararla in casa significa entrare in contatto con una parte autentica della cultura gastronomica italiana, unendo tecnica, rispetto della materia prima e memoria storica.

Gli ingredienti autentici dell’amatriciana

La ricetta originale dell’amatriciana non lascia spazio a improvvisazioni: gli ingredienti sono pochi e vanno scelti con attenzione. Il protagonista assoluto è il guanciale di maiale, diverso dalla pancetta per consistenza e sapore. Deve essere tagliato a listarelle non troppo sottili, per mantenere la giusta croccantezza in cottura.

Accanto al guanciale c’è il pomodoro, introdotto nella ricetta solo in epoca più recente ma ormai parte integrante del piatto. La tradizione consiglia i pelati di qualità o la passata artigianale, che garantiscono una salsa vellutata e saporita. Il formaggio da utilizzare è il pecorino romano, dal gusto deciso e salato, capace di legare i sapori e dare carattere al piatto.

La scelta della pasta non è secondaria: gli spaghetti sono il formato più diffuso, ma in molte case si prediligono i bucatini, che trattengono meglio il sugo. Fondamentale anche l’olio extravergine d’oliva, che accompagna la rosolatura iniziale del guanciale, senza bisogno di altri grassi.

Per un’amatriciana perfetta, la qualità degli ingredienti è decisiva: basta poco per esaltare la ricetta, ma altrettanto poco per comprometterne l’equilibrio. Non a caso, ogni famiglia custodisce piccoli segreti e variazioni che fanno la differenza a tavola.

Preparazione e segreti della ricetta

La preparazione dell’amatriciana richiede attenzione, pur restando semplice e alla portata di tutti. Il primo passo è rosolare il guanciale a fuoco dolce, senza aggiungere sale o spezie: deve rilasciare lentamente il suo grasso, diventando dorato e croccante. A questo punto si aggiunge il pomodoro, lasciando sobbollire fino a ottenere un sugo denso e profumato.

Nel frattempo, la pasta cuoce in abbondante acqua leggermente salata. Una volta scolata al dente, viene saltata direttamente in padella con il sugo e mantecata con abbondante pecorino romano grattugiato. Il risultato è un piatto cremoso, avvolgente, in cui ogni forchettata porta con sé il contrasto perfetto tra il sapore intenso del guanciale e la freschezza del pomodoro.

Molti cuochi casalinghi si chiedono se sia giusto aggiungere cipolla, vino bianco o peperoncino. La tradizione più rigorosa esclude la cipolla, mentre un filo di vino bianco per sfumare il guanciale è tollerato da alcuni, così come un pizzico di peperoncino per chi ama i sapori più decisi. La vera forza dell’amatriciana, però, resta nella sua essenzialità: pochi ingredienti ben lavorati e nessun eccesso.

Questo piatto continua a essere protagonista non solo nelle cucine domestiche, ma anche nei ristoranti di tutto il mondo, come simbolo della cucina romana e laziale. Rifarlo a casa significa portare in tavola un pezzo di storia italiana, capace di unire convivialità e gusto.

L’amatriciana resta quindi un capolavoro di equilibrio: un piatto che racconta un territorio, una comunità e una tradizione che ancora oggi resiste all’omologazione dei sapori globali.

Autore

Lorenzo Fogli è la voce curiosa di Gustolandia.it: racconta storie di cucina intrecciando sapori, tradizioni e innovazioni. Nei suoi articoli unisce il piacere della buona tavola a consigli pratici, trasformando ogni ricetta in un piccolo viaggio gastronomico.