Cosa rende Falafel così irresistibili? il segreto che cambia il modo di mangiarle a casa (e fuori)

Falafel

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Scopri come preparare i falafel in casa con ceci secchi e spezie autentiche, una ricetta mediorientale amata in tutto il mondo.

I falafel sono tra le preparazioni più diffuse della cucina mediorientale. Croccanti fuori e morbidi all’interno, rappresentano uno dei piatti più amati non solo in paesi come Libano, Israele o Siria, ma anche in Italia, dove negli ultimi anni sono comparsi sempre più spesso in ristoranti e street food. La loro storia affonda le radici nella cultura araba e oggi vengono consumati in mille varianti, spesso come alternativa vegetariana alle polpette di carne. Prepararli a casa non è difficile, ma richiede alcune attenzioni fondamentali per ottenere un risultato autentico e gustoso.

Ingredienti e preparazione dei falafel

Per realizzare i falafel si parte sempre dai ceci secchi, che non devono essere sostituiti con quelli in scatola. I legumi vanno messi in ammollo per almeno 12 ore, meglio se in acqua fredda e leggermente salata. Dopo il riposo, i ceci devono essere scolati e asciugati bene: l’umidità in eccesso potrebbe compromettere la consistenza dell’impasto. La ricetta tradizionale prevede un trito fine di ceci crudi, mescolati con cipolla bianca, aglio, prezzemolo fresco e coriandolo. A insaporire il composto intervengono spezie caratteristiche come il cumino e la paprika, che regalano ai falafel quel profumo inconfondibile. L’impasto deve essere lavorato fino a diventare compatto e omogeneo, per poi essere lasciato riposare in frigorifero almeno mezz’ora.

La fase successiva è quella della formatura: si prelevano piccole porzioni di composto e si modellano in sfere o dischetti dello spessore di circa due centimetri. La cottura originale è la frittura in olio caldo, che dona la croccantezza tipica, anche se alcune versioni moderne prevedono la cottura al forno per una variante più leggera. Il colore finale deve essere dorato e uniforme. Un passaggio spesso sottovalutato riguarda la gestione dell’olio. Deve essere portato a una temperatura costante di circa 170 gradi: se troppo basso, i falafel assorbiranno grasso in eccesso; se troppo alto, rischiano di bruciare fuori restando crudi dentro. Una volta pronti, i falafel si servono caldi, spesso accompagnati da salse allo yogurt, tahina o semplicemente racchiusi in una pita insieme a verdure fresche. È questo abbinamento a renderli così versatili e adatti a ogni occasione.

Falafel tra tradizione e cucina moderna

I falafel non sono solo un piatto, ma un simbolo culturale. In Medio Oriente vengono consumati quotidianamente, sia nelle grandi città che nei villaggi. A Tel Aviv, Beirut o Il Cairo non è raro vedere file davanti ai chioschi che li preparano al momento, spesso con ricette custodite da generazioni. In Italia hanno trovato spazio inizialmente nei ristoranti etnici, per poi diventare una proposta sempre più comune nei locali vegetariani e vegani. L’assenza di carne e latticini li rende adatti a molte diete, mentre il gusto speziato li fa apprezzare anche da chi non ha mai provato piatti orientali.

Non a caso, i falafel sono diventati protagonisti anche dello street food urbano. Molti giovani li preferiscono come alternativa ai panini tradizionali, attratti da un cibo economico ma ricco di sapore. Alcune città italiane hanno persino iniziato a ospitare festival dedicati alla cucina mediorientale, dove i falafel occupano un posto d’onore.

Dal punto di vista nutrizionale, rappresentano una buona fonte di proteine vegetali grazie ai legumi, e contengono fibre utili al benessere intestinale. Se fritti, il loro apporto calorico aumenta, ma restano comunque un piatto equilibrato se consumati con moderazione. La loro diffusione in Europa dimostra come la cucina possa abbattere confini culturali. Preparare i falafel in casa diventa non solo un’occasione per gustare un piatto diverso, ma anche un modo per avvicinarsi a una tradizione antica e condividere sapori che parlano di viaggi, migrazioni e scambi culturali.

Autore

Lorenzo Fogli è la voce curiosa di Gustolandia.it: racconta storie di cucina intrecciando sapori, tradizioni e innovazioni. Nei suoi articoli unisce il piacere della buona tavola a consigli pratici, trasformando ogni ricetta in un piccolo viaggio gastronomico.