Nessuno lo immaginava: il frutto più amato dagli italiani è anche il più contaminato

Lo mangiano anche i bambini ma è il più contaminato d’Italia (ecco quale) - gustolandia.it

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Una recente analisi condotta da Legambiente su migliaia di campioni di frutta ha svelato dati allarmanti sulla presenza di pesticidi nei prodotti più consumati dell’inverno.

La frutta è considerata da sempre un pilastro di una dieta sana e bilanciata. È ricca di vitamine, fibre e antiossidanti, elementi fondamentali per mantenere il corpo in salute, rinforzare le difese immunitarie e prevenire numerose malattie. In inverno, sulle tavole italiane non mancano mai mandarini, arance, pere e mele, alimenti che accompagnano colazioni e spuntini in milioni di famiglie. Eppure, una recente analisi di Legambiente ha rivelato un dato inquietante: tra i frutti più amati, ce n’è uno in particolare che detiene un primato negativo, risultando il più contaminato da pesticidi in assoluto. Una scoperta che apre un interrogativo importante sulla sicurezza alimentare e sull’uso dei fitofarmaci nelle coltivazioni italiane.

I dati di Legambiente e la classifica dei frutti più contaminati

Il dossier “Stop Pesticidi 2024”, elaborato da Legambiente dopo aver analizzato oltre 5.000 campioni di frutta e verdura, ha tracciato un quadro poco rassicurante. Dallo studio emerge che le pere sono risultate le più contaminate, con residui chimici nel 90,73% dei campioni esaminati. Subito dopo arrivano le pesche (85,64%) e gli agrumi (80,90%). In molti casi, nei singoli frutti sono state individuate più di tre sostanze chimiche diverse. Alcuni campioni, addirittura, contenevano residui di pesticidi vietati da anni in Europa.

Gli esperti spiegano che la causa principale va ricercata nelle condizioni climatiche sempre più estreme: gelate improvvise, estati torride e sbalzi di temperatura spingono gli agricoltori a usare quantità crescenti di fitofarmaci per proteggere le colture. Non tutti i frutti, però, reagiscono allo stesso modo. Le pere, per la loro buccia sottile e la struttura della polpa, assorbono più facilmente queste sostanze rispetto ad altri frutti.

Un aspetto che preoccupa è anche la frequenza di consumo: le pere sono uno dei frutti più presenti nei carrelli della spesa durante l’inverno, spesso date anche ai bambini per la loro digeribilità. “La contaminazione multipla – si legge nel dossier – rappresenta un rischio concreto per la salute dei consumatori, soprattutto se protratta nel tempo”. I pesticidi, infatti, possono accumularsi nell’organismo e, a lungo termine, interferire con il sistema endocrino e il metabolismo.

Come difendersi dai pesticidi e ridurre i rischi

Gli esperti consigliano alcune accortezze semplici ma efficaci per limitare l’assunzione di residui chimici. La prima è lavare accuratamente la frutta sotto acqua corrente, strofinando la buccia o, se possibile, sbucciandola. Alcuni suggeriscono anche di immergerla per pochi minuti in una soluzione di acqua e bicarbonato, utile per rimuovere parte dei pesticidi superficiali. Un’altra strategia è preferire, quando disponibile, frutta biologica certificata, che secondo lo studio di Legambiente presenta una percentuale di residui nettamente inferiore.

Le pere biologiche, ad esempio, risultano quasi del tutto prive di pesticidi, confermando che la riduzione dell’uso di fitofarmaci è non solo possibile, ma anche efficace. Anche la provenienza dei prodotti gioca un ruolo importante: i frutti italiani, pur controllati, spesso subiscono contaminazioni incrociate dovute alle coltivazioni intensive nelle aree limitrofe.

Chi non vuole rinunciare a questo frutto può comunque continuare a consumarlo, ma con attenzione. Gli esperti consigliano di variare le scelte, alternando le pere ad altri frutti invernali come mele, kiwi e melograni, e di privilegiare la stagionalità, evitando prodotti provenienti da paesi lontani che richiedono trattamenti chimici più intensi per conservarsi durante il trasporto.

In definitiva, il messaggio che arriva da Legambiente è chiaro: serve una filiera agricola più trasparente, con controlli rigorosi e una maggiore sensibilizzazione dei consumatori. Non a caso, la campagna “Stop Pesticidi” mira proprio a promuovere pratiche agricole sostenibili e a informare i cittadini sui rischi legati ai residui chimici nella dieta quotidiana. La frutta, simbolo di salute, deve tornare ad esserlo davvero — senza compromessi.

Autore

Lorenzo Fogli è la voce curiosa di Gustolandia.it: racconta storie di cucina intrecciando sapori, tradizioni e innovazioni. Nei suoi articoli unisce il piacere della buona tavola a consigli pratici, trasformando ogni ricetta in un piccolo viaggio gastronomico.