Dopo decenni di dominio assoluto tra i comfort food italiani, la Nutella cede il passo. Un nome che ha accompagnato intere generazioni, ora costretto a fare i conti con un inatteso sorpasso. “Che mondo sarebbe senza Nutella?”, recitava lo storico slogan. Forse un mondo un po’ diverso, ma sempre più affollato di alternative, alcune persino più apprezzate dagli esperti.
La sua storia parte da Alba, nel 1946, quando Pietro Ferrero trasformò la scarsità di cacao del dopoguerra in un’occasione geniale, mescolandolo alle nocciole piemontesi. Il risultato fu il “Gianujot”, un dolce solido che gettò le basi per quella che sarebbe diventata una delle icone italiane più amate del Novecento. Nel 1964, Michele Ferrero rese la formula cremosa e nacque ufficialmente la Nutella: un vasetto capace di cambiare la colazione di milioni di persone.
Dalla merenda dei sogni al mito globale
Nutella non è solo una crema spalmabile: è un simbolo popolare. Spalmata sul pane o gustata al cucchiaio, ha attraversato continenti e linguaggi, conquistando anche Chicago e New York, dove oggi esistono i Nutella Cafè. Ogni 5 febbraio si celebra il World Nutella Day, un evento mondiale dedicato alla sua storia e ai suoi fan più fedeli.
La sua forza è sempre stata la semplicità: nocciole, cacao, latte e zucchero in una formula custodita gelosamente. Ma a renderla unica è stato il marketing emozionale, capace di evocare il senso di casa, di infanzia e di felicità istantanea. Non a caso, nel mondo si stima che venga venduto un vasetto ogni 2,5 secondi.
Eppure, anche i miti incontrano il loro primo inciampo. Secondo l’ultimo report di Altroconsumo, la Nutella ha perso posizioni nella classifica delle migliori creme spalmabili Made in Italy, un verdetto che ha colto di sorpresa molti consumatori e ha acceso un acceso dibattito online.
Altroconsumo boccia Nutella: chi la supera nella nuova classifica
Il nuovo studio condotto da Altroconsumo, riportato da greenme.it, analizza decine di creme spalmabili italiane, valutando parametri come qualità degli ingredienti, proporzione di nocciole, presenza di oli vegetali, e valore nutrizionale complessivo. Il risultato? La crema Ferrero, per la prima volta, è stata inserita nella fascia media, lontana dal podio delle eccellenze.
A superarla sono marchi come Zaini Emilia Crema Fondente, che conquista il primo posto grazie alla sua alta percentuale di cacao e alla totale assenza di olio di palma. Al secondo posto si piazza Rigoni di Asiago Nocciolata Dark senza latte, apprezzata per la cremosità e il gusto equilibrato. Sul terzo gradino del podio troviamo Novi CremaNovi, seguita da Rigoni di Asiago Nocciolata Bio l’Originale.
Nutella resta un prodotto amatissimo, ma oggi paga la concorrenza di brand più attenti a ingredienti biologici e formule più leggere. Anche Lindt e la crema Pan di Stelle, sorprendentemente, vengono collocate nella stessa fascia “media”. Una scelta che riflette il cambiamento nei gusti e nelle priorità dei consumatori, sempre più attenti a ciò che portano in tavola.
Il mito non è finito, ma la domanda resta aperta: in un mondo che chiede trasparenza, meno zuccheri e più naturalezza, la Nutella saprà reinventarsi?