Il retroscena su Cucine da incubo che ha sorpreso tutti (parla un’ex concorrente

Il retroscena su Cucine da incubo che ha sorpreso tutti (parla un’ex concorrente - gustolandia.it

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Un ex partecipante svela i retroscena del celebre show di Sky: tra scene guidate, set intensi e vere trasformazioni, emerge la realtà di uno dei format più seguiti della tv italiana.

Da oltre dieci anni, Cucine da incubo Italia appassiona milioni di telespettatori. Ogni episodio racconta la rinascita di ristoranti sull’orlo del fallimento, guidati dalla forza e dalla presenza carismatica di Antonino Cannavacciuolo, lo chef napoletano che ha dato al format una nuova vita nel nostro Paese. Tra rimproveri, sorrisi e piatti da rifare da zero, il programma è diventato un vero cult. Ma dietro le quinte di questa macchina televisiva perfetta si nasconde un mondo ben più complesso, dove nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio serve a creare una storia capace di emozionare il pubblico.

Un successo costruito con precisione televisiva

Il format nasce nel 2004 nel Regno Unito con Gordon Ramsay e si trasforma presto in un fenomeno mondiale. In Italia arriva nel 2013, e con Cannavacciuolo trova la formula ideale: una combinazione di tensione, umanità e rinascita. In ogni puntata, lo chef si trova davanti a locali in difficoltà economica e organizzativa. Analizza errori, assaggia piatti, sprona lo staff e, nel giro di pochi giorni, trasforma cucine disordinate in ambienti puliti e professionali.

Ma dietro la spontaneità apparente, tutto è frutto di una pianificazione rigorosa. Le puntate vengono girate in una settimana, e la produzione cura ogni aspetto narrativo: dalla selezione dei ristoranti alle riprese in cucina, fino ai clienti che appaiono nel locale. Ogni scena ha un suo peso nel racconto, pensato per alternare tensione e emozione, e restituire allo spettatore la sensazione di assistere a un cambiamento reale. Nulla è improvvisato, anche se tutto deve sembrare naturale.

A rivelarlo, negli anni, sono stati diversi partecipanti e addetti ai lavori, confermando che la “magia televisiva” fa parte del gioco. Gli autori costruiscono un equilibrio sottile tra realtà e spettacolo, senza snaturare il senso del programma: mostrare che anche un locale in crisi può rinascere con metodo, lavoro e passione.

I racconti dal set: tra realtà e finzione controllata

A parlare apertamente di ciò che accade durante le riprese è stata Ersilia La Placa, proprietaria del ristorante La tana degli elfi, protagonista di una delle stagioni più seguite. In un’intervista a Vice, la donna ha raccontato i ritmi serrati del set e le dinamiche dietro le telecamere. Secondo la sua testimonianza, la troupe resta nel locale per diversi giorni, seguendo un copione flessibile ma preciso. Gli autori decidono cosa riprendere e come impostare le reazioni, spingendo i protagonisti ad “accentuare i problemi” per rendere la puntata più coinvolgente.

«Ti dicono di esagerare un po’ con i difetti del locale o con i contrasti in cucina», ha raccontato La Placa, «ma è anche un bene, perché alla fine Cannavacciuolo è davvero bravo a farti capire dove sbagli e come migliorare». Una testimonianza che rivela il doppio volto del programma: una parte costruita per la televisione, e una parte autentica, dove lo chef interviene realmente per dare strumenti concreti di miglioramento.

La ristrutturazione del locale, spiega l’ex concorrente, è reale ma limitata. Si tratta di un restyling estetico, con pareti ridipinte, nuovi arredi e qualche dettaglio che renda l’ambiente più accogliente davanti alle telecamere. La vera trasformazione, però, avviene dietro i fornelli e nella testa dei ristoratori: Cannavacciuolo trasmette metodo, disciplina e rispetto per il lavoro, elementi che molti ex partecipanti hanno mantenuto anche dopo le riprese.

Su 67 ristoranti coinvolti, la maggior parte ha continuato l’attività, segno che il programma, pur con i suoi meccanismi televisivi, riesce davvero a lasciare qualcosa di concreto. La tv enfatizza i conflitti e le difficoltà, ma la crescita professionale resta autentica. E forse è proprio questo il segreto del successo di Cucine da incubo: una miscela ben dosata di realtà e spettacolo, con un protagonista che, tra un rimprovero e un sorriso, riesce sempre a restituire speranza a chi aveva ormai smesso di crederci.

Autore

Lorenzo Fogli è la voce curiosa di Gustolandia.it: racconta storie di cucina intrecciando sapori, tradizioni e innovazioni. Nei suoi articoli unisce il piacere della buona tavola a consigli pratici, trasformando ogni ricetta in un piccolo viaggio gastronomico.