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Bio Di Vino, il concorso per i vini biologici e biodinamici

Bio Di Vino, il concorso per i vini biologici e biodinamici

Autore: Gusto landia/giovedì 18 aprile 2013/Categorie: Info e News

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Bio Di Vino, il concorso per i vini biologici e biodinamici organizzato da Città del Bio, e inserito all‘interno del concorso La Selezione del Sindaco, giunge quest’anno alla sua decima edizione. Possiamo dire che Bio Di Vino ha accompagnato la crescita dei vini bio e biodinamici, assistendo, anno dopo anno, all‘incremento del numero di aziende impegnate in questo comparto e soprattutto al miglioramento qualitativo della produzione.  L’incontro e la collaborazione tra Bio Di Vino e Selezione del Sindaco, avvenuta sei anni fa, ha consentito di creare un contesto in cui i vini venivano giudicati a prescindere dalla metodologia produttiva, imponendo alle commissioni internazionali di valutazione di apprezzare il solo risultato finale, attraverso la valutazione sensoriale.
Bio Di Vino negli anni ha attribuito decine di medaglie d‘oro e centinaia di medaglie d‘argento, evidenziando come i vini bio – nonostante alcuni pregiudizi che resistono ancora oggi – siano vini di alta qualità. Tant‘è che nell‘edizione 2012 il Vino Santo dell‘Azienda Francesco Poli di Santa Massenza (Trentino) si è qualificato come Gran Medaglia d‘Oro anche nel concorso generale della Selezione del Sindaco, rivelandosi tra i migliori in assoluto. Medaglie d‘oro sia nel concorso BiodiVino sia nella Selezione del Sindaco anche al rosso Cupialto, Maremma Toscana IGT dell‘Azienda Lecceta del Sarto; all‘Aglianico del Vulture delle Cantine del Notaio; al Moscato di Noto del Baglio dei Fenicotteri; al „Rasula“, Nero d‘Avola di Maggio Vini; e anche al Donna Orgilla, Offida DOC dell‘Azienda Fiorano.

La novità di quest’anno è che BiodiVino ha un suo preciso riconoscimento, grazie all’approvazione nel marzo 2012 del regolamento 203/12 della Commissione Europea. I vini biologici sono finalmente riconosciuti e, conseguentemente, anche i concorsi indirizzati a selezionarli e premiarli: le bottiglie premiate potranno fregiarsi di apposito bollino indicante la medaglia ottenuta.  
Un Regolamento, quello per i vini biologici, che finalmente consente di far chiarezza sulle tante terminologie di fantasia adottate anche nel settore enologico per strizzare l’occhio al consumatore, sempre più attento, millantando caratteristiche di naturalità, non meglio definibili e sicuramente non accertate.
Nel biologico la dichiarazione, attestata dall’etichetta, è confermata dalla certificazione di un organismo di controllo terzo, espressamente autorizzato dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ispeziona vigneto e cantina, anche prelevando campioni da sottoporre ad analisi.

Possono partecipare a Bio Di Vino i vini bio presentati da tutte le tipologie di Aziende, in possesso del “certificato di conformità”, che riportino in etichetta l’assoggettamento al Reg. CE 834/07, per le vendemmie antecedenti al 2012, oppure al Reg. 203/12 per la vendemmia 2012. I vini provenienti dai paesi extraeuropei devono fare riferimento alle disposizioni che regolano l’agricoltura biologica nei rispettivi paesi.
Le Aziende bio potranno scegliere di iscrivere i propri vini anche alla Selezione del Sindaco, con un minimo costo aggiuntivo.
„Il concorso BiodiVino mette in vetrina esperienze esemplari di aziende che cercano di soddisfare il più possibile una larga fascia di consumatori esigenti – afferma il Presidente di Città del Bio, Claudio Serafini -, con una filosofia aziendale volta verso il biologico, la natura e l’ambiente. E finalmente il nuovo regolamento europeo del 2012 estende la normativa in materia di agricoltura biologica dell’UE e rafforza la posizione dei vini biologici  europei a livello internazionale, perché molti altri paesi produttori di vino (USA, Cile, Australia, Sudafrica) avevano già norme per i vini biologici“.

BiodiVino ci suggerisce il posto a tavola dei vini biologici, in una cucina in cui la maggior parte dei prodotti provengono da aziende biologiche – continua Serafini -. Il concorso BiodiVino ci narra di “sensate esperienze e necessarie dimostrazioni“ nel recupero dei sottoprodotti, nel risparmio energetico. Ci apre gli occhi sulla bioarchitettura e l’innovazione, la qualità del posto di lavoro. BiodiVino ci sollecita a migliorarci giorno per giorno, con occhio vigile al valore del territorio. Infine, detto con parole semplici: non esiste un BiodiVino dei poveri e uno dei ricchi, c’è solo un BiodiVino“.
La realtà del vino biologico sta diventando sempre più importante nel nostro Paese, alla stessa stregua della produzione e consumo di altri prodotti bio. Sebbene sia ancora un po‘ difficile stimare la produzione di vino da uve da agricoltura biologica, è interessante analizzare la situazione della coltivazione di vigneti bio in Italia.

Le coltivazioni di vigneti biologici per la produzione di vino ricoprono infatti circa 52.000 ettari, con la Sicilia (15.000 ettari) e la Puglia (8.000) che la fanno da padrone. Seguono Toscana (5.000), Abruzzo (4.000) e Marche (3.000). L’Italia è stata finora leader mondiale per la produzione ed esportazione di vini bio, solo da poco la Spagna ha preso il comando, con i suoi 57.000 ettari di vigneti bio, sebbene il nostro Paese ha avuto una forte crescita negli ultimi anni, passando dai quasi 37.000 ettari nel 2007, ai più di 40.000 nel 2008, agli oltre 43.000 nel 2009. Sino, appunto, ai circa 52.000 del 2011 (dati SINAB).

La nota positiva della produzione del nostro Paese è che sono sempre di più le aziende di alta qualità e le grandi cantine „tradizionali“ che si affidano alla produzione di vini bio. BIO DI VINO, IL VINO BUONO, BIOLOGICO E SOLIDALE!

fonte terredelvino

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