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Massa Marittima (Gr): la gemma del medioevo

Massa Marittima (Gr): la gemma del medioevo

Autore: Gusto landia/mercoledì 2 gennaio 2013/Categorie: Territori , Toscana

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Siamo in un angolo di Toscana di rara bellezza e varietà di paesaggio, racchiuso tra le colline e il mare, che propone molti itinerari e tappe storico-artistiche. Ma il fulcro di questa area è Massa Marittima, la cui piazza e il centro storico rappresentano uno straordinario esempio di urbanistica medioevale.  Massa Marittima è una nobile città detta la "Gemma del Medioevo" per la bellezza dei suoi edifici romanici e gotici e "Massa Metallorum" per l'importanza delle sue miniere, è uno scrigno monumentale dove tutto è rimasto nelle armoniose proporzioni di un'antica città d'arte. Un insieme di monumenti insigni: la Torre del Candeliere, la Fortezza dei Senesi, il Palazzo dell'Abbondanza e le Fonti dell'Abbondanza arricchite da un particolare affresco del 1265; ma lungo i vicoli o nel centro storico si incontrano altre testimonianze dell'età medievale come fontane, logge e palazzotti di notabili signori. Camminare per Massa Marittima vuol dire leggere e trovarsi a contatto con una vera e propria antologia di architettura romanica, gotica e rinascimentale, di straordinaria e indimenticabile suggestione. Su tutti si impone la Piazza del Duomo, teatro e anima di questa città, un vero gioiello di architettura romanico-gotica

Massa Marittima, insieme a  Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada e Sassetta fanno parte di una vasta porzione di territorio della Toscana centro-meridionale  occupata dalle Colline Metallifere che scendono dolcemente, dall’altitudine di 1060 metri (toccata dalle Cornate) fino alla costa tirrenica. In questo angolo di Maremma, è un susseguirsi di lievi pendii, talora ricoperti da sterminati boschi, talora coltivati a vigne od oliveti.
Le Colline Metallifere parlano, attraverso il loro stesso nome, della ricchezza mineraria del sottosuolo: conosciuta e sfruttata fin dall’epoca etrusca, ha sempre segnato la storia di questi luoghi. Gli odierni centri abitati erano, in origine, borghi medievali fortificati, impreziositi da monumenti di grande bellezza. Piccoli castelli minerari sono, inoltre, disseminati in vari punti del territorio, nascosti nel fitto della vegetazione. Il patrimonio naturalistico è vario ed oggi valorizzato da Riserve naturali ed aree protette e dalla rete sentieristica della Comunità Montana.


La cucina è quella tipica maremmana molto varia e ricca, che comprende le zuppe,le tagliatelle con sughi a base di salsiccia di maiale e cinghiale, i piatti di cacciagione come la lepre (usata sia per il sugo da pappardelle che come piatto forte in umido, cotta col vino rosso e insaporita con la pancetta),o come il cinghiale, cucinato in tanti modi, o ancora le beccacce, le quaglie (farcite di fegato di maiale e tartufo); allontanandosi dalla costa troviamo anche i funghi e la polenta.
Altri prodotti presenti: Olio extravergine di oliva Toscano Igp, Prosciutto Toscano Dop, Salame Toscano, Finocchiona Toscana, Suino Cinto Toscano, Miele toscano,Pane Toscano,  Pecorino Toscano Dop.

Il Monteregio di Massa Marittima ed i suoi vini nascono nell' ambiente collinare e pedecollinare della Maremma grossetana che fa da sfondo ai favolosi borghi medievali tipici della zona e a tutte quelle bellezze che hanno contribuito a rendere la campagna toscana conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

Il Monteregio di Massa Marittima Doc è di recente istituzione. Le tipologie consentite sono ben 8 e comprendono, tra le altre, il Rosso, Riserva, Rosato, e Novello con una base di Sangiovese almeno all’80% e di altri vitigni a bacca rossa non aromatici per un massimo del 20%. Il Monteregio Bianco prevede: Trebbiano toscano almeno al 50%, Vermentino, Malvasia,Malvasia di Candia e Ansonica fi no al 30%; altri a bacca bianca non oltre il 15%; il Vermentino invece prevede: Vermentino bianco almeno al 90%; viene prodotto anche il Vin Santo Occhio di Pernice. Le varie tipologie permettono di abbinare il Monteregio praticamente a ogni tipo di piatto.

Cantina la Cura

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