Il Parco del Mincio, in occasione dell'evento istituzionale di celebrazione dei 30 anni dell'area protetta, rilancia il "contratto di fiume" per il futuro delle Valli del Mincio e del Mincio. Il suo presidente, Maurizio Pellizzer, ha formulato questo appello alla platea di autorità intervenute nell'occasione: "Approfitto della presenza della Regione per chiedere che venga messo in atto il contratto di fiume per il Mincio, per far coesistere agricoltura e ecosistema naturale e fare in modo che tutti partecipino a un processo di risanamento che non è rinviabile".
"E' uno strumento che abbiamo sperimentato sull'Olona e che funziona bene – è il commento dell'assessore regionale all'ambiente Claudia Maria Terzi, che ha partecipato all'iniziativa -. Voi con quanto fatto con Azione 21 e con i lavori eseguiti e che avete in previsione di realizzare nella riserva a breve siete già a metà dell'opera. Senza dubbio ne riparliamo a brevissimo".
E l'appello del Parco a fare quadrato tra enti per trovare soluzioni sinergiche ai problemi della qualità delle acque della riserva naturale delle Valli del Mincio è stato accolto positivamente anche dal consigliere regionale Marco Carra: "Sono felice – ha commentato in chiusura alla breve tavola rotonda che si è svolta a bordo di una motonave – che il presidente Pellizzer richieda il contratto di fiume: una rete di tutti i soggetti coinvolti può ottenere fondi dall'Unione Europea, è un progetto di valore per il prossimo settennato europeo con il quale si metteranno in campo ingenti risorse economiche". E' questo l'obiettivo condiviso anche dall'assessore provinciale all'ecologia Alberto Grandi che ha caratterizzato "Navigamincio". "Per affrontare i problemi delle Valli – ha spiegato Pellizzer, bisogna ragionare in termini di bacino, che vanno oltre i confini dell'area protetta e servono quindi coinvolgimenti istituzionali ampi, oltre che una convergenza con le esigenze del comparto agricolo ".
L'ente ha anche presentato il "bilancio" di questi 30 anni di tutela e valorizzazione ambientale, 20 milioni di euro investiti sui territorio dei 13 comuni dall'asta del fiume dal Mincio al Po con opere di valorizzazione della fruizione, riqualificazioni ambientali, rimboschimenti, progetti faunistici e molto altro, riepilogati in un quadernetto che sintetizza e illustra quelli principali. "Il Parco del Mincio – ha osservato l'assessore regionale - è la prova che un'area protetta non è un limite ma una opportunità di sviluppo per il territorio che la ospita"-
A "Navigamincio hanno partecipato una cinquantina di autorità. Sono intervenuti, assieme ai sindaci dell'asta del fiume, il prefetto di Mantova Carla Cincarilli, il capitano Coruzzi della Guardia di Finanza, Castellani dirigente della Questura, il presidente del Parco Oglio Sud Alessandro Bignotti, l'arch. Morselli del Italia Nostra e WWF e i consiglieri del consiglio di gestione del Parco.
Trent'anni di tutela e valorizzazione ambientale