A metà strada fra le Alpi ed il mare c'è un angolo di paradiso: il piccolo borgo di Cialla, al confine fra Colli Orientali del Friuli e Collio. In questa zona "grand cru" del nord-ovest Pierpaolo e Ivàn Rapuzzi continuano l'avventura iniziata quaranta anni fa dai loro genitori. La scelta di dedicarsi esclusivamente ai vitigni autoctoni
già ambientatisi nel territorio parve allora logica (anche se anacronistica) e oggi risulta ancora assolutamente azzeccata. Fra i meriti dei Rapuzzi c'è quello di aver salvato dall'estinzione lo Schioppettino, vitigno difficile ma dai tratti decisamente originali.
Anche il Picolit che scoraggia i viticoltori per le infime rese è uno dei pilastri aziendali. Il 95% dell'area è costituito da boschi e nel 5% di terreno agrario la vite ha un ruolo dominante. Da 150 fino a 300 m. si snodano i vigneti piantati seguendo le esigenze di ciascuna varietà;l'equilibrio naturale dell'ecosistema consente di limitare i trattamenti. Tutti i vini prodotti riportano in etichetta l'indicazione della sottozona Cialla quale elemento di distinzione.
L'eccellenza è raggiuntacon i vini dolci. Il Verduzzo di Cialla 2008 ottenuto dalla surmaturazione delle uve:al colore dorato brillante fa seguito un olfatto di rara eleganza giocato sulla frutta matura, accenni floreali e note caramellate.All'assaggio risulta leggiadro e profondo.