Nella sala del Palazzo delle Arti di Via dei Mille, presenti titolari delle Pizzerie; Claudio Sebillo brand manager del NPV i rappresentanti della società Oramata Grandi Eventi e il vice sindaco di Napoli Enrico Panini, sono state assegnate con sorteggio le postazioni delle quarantaquattro pizzerie che troveranno posto tra il Consolato Americano e la confluenza di Viale Dohrn. Capofila la Pizzeria Vesuvio che può vantare come le altre della vista del Vulcano più celebrato del mondo, Castel dell’Ovo, Posillipo e in lontananza l’isola di Capri. La PalaPizza ultima della parata di tavoli e forni. Al centro, alla Rotonda Diaz, il palco per gli artisti e lo stand dedicato al Gluten Free con menù per celiaci inclusivo di birra e di dolci senza glutine e le due postazioni specializzate in pizza fritta: Isabella De Charm “50 Top Pizza” e seconda al campionato mondiale del Pizzaiolo e Zia Esterina Sorbillo, impasto leggerissimo di agricoltura biologica tipo O integrale. Non poteva mancare nella carrellata la Pizzeria Di Matteo, assurta agli onori della cronaca per aver servito la “pizza a portafoglio”, vale a dire piegata in due, a Bill Clinton in occasione del G7a Napoli. Per gli ultimi due posti da assegnare deciderà un contest su Facebook dal 20 giugno al 20 luglio.
Impegno delle maggiori Pizzerie per offrire la bontà e la varietà di una pietanza, targata Unesco, che richiama sul lungomare partenopeo oltre un milione di italiani e stranieri.
“Questo è un evento nazionale e anche di più – ha dichiarato il vicesindaco Panini - le cifre che fa registrare sono da capogiro. Il NPV ha inaugurato, dal 2010 a oggi, la stagione degli eventi che hanno contribuito a cambiare l’immagine di Napoli. Ora come amministrazione vogliamo riportare in città il guinnes mondiale della pizza lunga al mondo, perciò subito dopo l’evento lavoreremo per questo progetto”.
Le pizzerie che prendono parte a questa maratona di dieci giorni, dove tutto ruota intorno al prodotto simbolo della gastronomia napoletana, dalle 18 alla mezzanotte, pronte a sfornare oltre centomila pizze, vantano esperienza e rispetto della tradizione, nell’impasto, accostamento dei sapori, tempi di cottura certificati. Provengono da quartieri popolari della città, periferia e della Campania.
“A un anno esatto dal suo riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità l’Arte del Pizzaiuolo Napoletano continua a essere volano per una crescita economica e potente argomento di comunicazione, talvolta abusato – ha detto Sebillo - Dopo la prima tappa a New York in ottobre – ha detto Sebillo - la IX edizione dell’evento, si presenta sempre più ricca di novità e di iniziative dai concerti, al campionato mondiale del pizzaiolo, mostre, conferenze e seminari, animazione, laboratori didattici per adulti e per i più piccoli”. Ingresso gratuito, vendita ticket per consumazione online @NapoliPizzaVillage. Partnership Trenitalia.
M.Carillo
@NapoliPizzaVillage