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La Tunisia scopre per la prima volta l’enoturismo

La Tunisia scopre per la prima volta l’enoturismo

Autore: Gusto landia/lunedì 15 luglio 2013/Categorie: Info e News

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Tutto è pronto per gli appassionati del “buon bere” che potranno scoprire un’altra realtà del ricco panorama enoturistico internazionale, partecipando venerdì 6 settembre in Tunisia al primo week end all’insegna del vino d’Africa. Questa novità inserita nell’ambito dell’offerta turistica tunisina vuole aprire nuove frontiere al turismo del vino. L’iniziativa, inserita nel catalogo “Tunisia a cinque stelle”, è frutto di una ricerca, fatta dal nuovo tour operator “I Dolci Viaggi” - Airongroup srl (booking@idolciviaggi.it), che si avvale dell’esperienza consolidata nel settore turistico dell’imprenditore, Angelo De Negri.

«Era giusto promuovere il vino anche in questo Paese che vanta una tradizione millenaria»,  ha detto  Fabrizio Cantella che, alla luce della sua buona conoscenza del settore enologico, si è occupato di realizzare questo pacchetto per il tour operator partenopeo. Non a caso la viticoltura tunisina ha origini molto antiche, le prime attestazioni si hanno intorno 815 a. C. con la civiltà fenicia grazie al trattato dell'agronomo Magon, questo tipo di coltivazione però ebbe un grande sviluppo durante il periodo cartaginese e romano. La fabbricazione di vino si riscontrava poi in tempi successivi nella penisola di Cap Bon dove gli arabi producevano un vino dolce molto rinomato.

Nelle isole di Gerba e Kerkenna si produceva con la qualità d'uva detta asli un vino chiamato “hasir”, con punte di gradazione alcolica dai 16 ai 17 gradi, mentre a Bizerta si preparava un vino denominato “mghelli” (bollito), che prende il nome dalla macerazione e poi bollitura dell'uva. Fu agli inizi del diciannovesimo secolo che un nutrito gruppo di coloni francesi, maltesi e italiani decisero di coltivare le proprie viti in Tunisia a seguito dell'invasione della fillossera che imperversava in Europa.

Ma quali sono le novità della produzione odierna?
«Attualmente ci sono molte joint venture - ha precisato Cantella - per produrre e mettere in vendita il vino nei circuiti esteri, come anche sono sorte una serie di cantine-modello, per lo più dislocate nella penisola di Cap Bon, poco distante dalla capitale, che usano impianti e tecnologie in prevalenza italiane. Utilizzando vitigni sperimentali come il Carignan, il Pinot, il Syrah, il Merlot, lo Chardonnay, il Cabernet, il Sauvignon si stanno producendo in Tunisia da qualche anno grandi cru».
Ritornando al costo del primo weekend, che si svolgerà dal 6 al 9 settembre, siamo sui 1.100 euro a persona e sono previsti tre pernottamenti presso l’Hotel a 5 stelle Hasdrubal di Hammamet, degustazioni presso tre cantine (il “Domaine de Chateau Baccus”, il “Domaine Ceptunes” (la vigna di Tunisi) e  il Domaine Atlas) e cene tipiche, assistenza sul posto in italiano, nonché i voli. Il tutto si potrà abbinare anche agli altri prodotti  inseriti nell’offerta turistica tunisina, come la cultura, il golf, la talassoterapia e naturalmente il mare.
Il brand de “I Dolci Viaggi” presenta per l’estate 2013 oltre alla Tunisia anche “Malta a cinque stelle”.  «La vicinanza all’Italia, i costanti collegamenti e la forte tradizione turistica di questi due paesi ci hanno agevolato nella nostra scelta. Le strutture alberghiere sono ottime e quelle da noi selezionate hanno caratteristiche d’eccellenza». (sono parole di De Negri, che ha iniziato proprio quarant’anni fa a proporre queste due destinazioni mediterranee con il brand “I viaggi dell’Airone”). In una serata molto affollata sono stati presentati i nuovi cataloghi alle agenzie di viaggio campane  presso il ristorante Paradiso Blanco, caratterizzato da una vista mozzafiato sul golfo di Napoli.
Della Tunisia ha parlato il vicedirettore per l’Italia dell’Ente nazionale tunisino per il Turismo (www.tunisiaturismo.it), Dora Ellouze, che ha spiegato come la nazione con il nuovo Ministro del Turismo, Jamel Gamra, intende presentarsi sul mercato sempre fedele alle esigenze del cliente «e come - ella ha detto - si vuole arrivare a fare dell’Italia la prima destinazione sulla Tunisia, un paese stabile con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il turismo ha il 7,5% del Pil e siamo fiduciosi che, attraverso il mercato del last minute, si possa arrivare a raggiungere l’obiettivo di 350.000 ingressi di turisti italiani, così come lo è stato nel 2010».
Anche per Abdel Malek Behiri, responsabile centro sud Italia dell’Ente nazionale tunisino per il Turismo, Napoli è la città giusta da dove doveva partire questa iniziativa “Tunisia a cinque stelle”, che vuole dimostrare ancora una volta come il Paese sia tranquillo, accogliente e aperto al turismo».  Da Napoli ci sono tre voli alla settimana, garantiti dalla Compagnia Tunisair Express, in partenza per Tunisi (il lunedì e il venerdì si parte da Capodichino alle ore 13.45; il mercoledì la partenza è alle ore 16.00). «C’è anche la possibilità - a spiegarlo è il rappresentante Tunisair Express per l’Italia, Ben AbdelAdhim Khaled - di usufruire solo il mercoledì del collegamento Napoli - Tunisi - Jerba, anche se per Jerba bisognerà proseguire con un altro aereo». Gran successo sta riscuotendo da qualche anno il collegamento Napoli - Tunisi anche grazie ai nuovi aerei di linea, messi a disposizione dalla compagnia, che da sei mesi ha come direttore generale Miaoui Ali.
Collegata con Napoli in agosto, con il volo del lunedì dell’Air Malta,  è l’isola di Malta, la più piccola delle nazioni dell’UE, dotata di infrastrutture turistiche d’eccellenza, oltre allo splendido mare, ai divertimenti e all’ottimo cibo. Molto c’è da vedere nella capitale La Valletta. Si può pernottare all’Intercontinental Hotel a St. Julian, un albergo a cinque stelle che si affaccia sulla splendida baia di St. George. La tariffa che propone il tour operator partenopeo è un soggiorno di sette notti (partenza da Napoli il 5, il 12 ed il 16 agosto) per un costo che parte da euro 950,00 (prezzo valido per il 5/8),  relativo alla quota BB volo compreso. A parlare dell’isola di Malta destinazione ottima per qualità/prezzo è stata Giulia Gambacciani, marketing and comunication executive presso Malta Tourism Authority (www.visitmalta.com/it).  «L’offerta turistica è notevole anche considerando che Malta con i suoi settemila anni di storia, che risale al neolitico di cui sono rimasti misteriosi templi megalitici dedicati alla dea della fertilità (sito Unesco insieme alla città de La Valletta e ad Hal Saflieni Hypogeum), è una destinazione ben nota agli italiani che per l’86% la consiglierebbero ad amici e parenti. Inoltre la destinazione è aperta non solo ai giovani ma ad una media di persone che si aggira sui 46 anni».

 Vera De Luca


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