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Oltrepo Pavese

Oltrepo Pavese

Autore: Gusto landia/lunedì 8 ottobre 2012/Categorie: Territori , Lombardia

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L’Oltrepò Pavese incuneato fra il Piemonte e l’Emilia Romagna fino a toccare l’Appennino Ligure, è la terra del vino. Tante civiltà hanno lasciato il segno del loro passaggio e ne hanno sfruttato le fertili terre che, adatte da sempre alla coltivazione della vite, producono vini di qualità.
 
Le colture agricole, specialmente nella fascia di pianura, rappresentano l’elemento che maggiormente caratterizza il paesaggio. Nella fascia collinare meno elevata, situata verso la pianura, la superficie a vigneto copre quasi tutto il territorio,  vigneti bellissimi, filari lunghi che sembrano quasi “fissati” su ripidi pendii collinari che formano figure geometriche perfette   

Le viti erano piantate tutte a mano utilizzando uno strumento costituito da un’asta di ferro biforcata a forcipe, detto ”gügia”. Dopo l’impianto, ciascuna pianticella era coperta completamente con una montagnetta d'argilla (detta sùsö) che fungeva da isolante, per prevenire i possibili danni da gelo.
Anche la vendemmia, sino all’avvento dei trattori, era un’operazione puramente manuale di gran fatica. L’uva era raccolta in “cavagne” di salice o sanguinello e periodicamente deposta in sporte di legno di castagno (“tàpla”). Il “bàsi” (un legno robusto usato alla stregua di bilanciere), permetteva di portare due ceste alla volta


Altra coltura che accomunava le campagne di collina e pianura era quella del grano, cereale che costituiva la base per l’alimentazione delle popolazioni contadine
Nella fascia montana, un territorio poco conosciuto, lavorano ancora piccoli produttori di formaggi, miele, salumi (Salame di Varzi), frutta, produttori che hanno scelto di allevare animali autoctoni in via d'estinzione, produttori che con il loro operato lottano contro l'abbandono del territorio e contribuiscono al recupero dei terreni incolti, e ristoratori che utilizzano questi prodotti per riproporre i piatti tipici.                                                                                                                                                              Sui ripidi pendii montani, in taluni casi terrazzati  trovavano spazio anche piccoli appezzamenti coltivati a cereali,grano, segale o a patate. Anche il castagneto ha rappresentato un alimento importante e facilmente conservabile nel tempo; i boschi, rappresentano tuttora una fonte di reddito di discreta importanza per l’economia di alcune località montane                                                                                                                     

L'Oltrepò Pavese è anche terra di castelli, i quali ne riflettono la complessa ed articolata storia feudale
Questo territorio  si distingue per un'ampia varietà di ristoranti ed agriturismi che offrono prodotti tipici della zona. Agnolotti pavesi, pasta ripiena di carne stufata, uno dei primi tipici dell'Oltrepò Pavese dove la ricetta classica li vede conditi con lo stesso stufato usato per il ripieno.

Bollito misto, composto da carni miste,accompagnato da salsa verde o con la mostarda tipica di Voghera, oppure con i peperoni.

Sulla tavola dei contadini poi le zuppe non sono mai mancate: un po’ di pane secco ammollato in brodo di varia natura costituisce alimento bastante ed ecco la zuppa alla pavese.

 

Az. Agr.Malbosca

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