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 TROTA DEL TRENTINO E’ LA NUOVA DOP ITALIANA

TROTA DEL TRENTINO E’ LA NUOVA DOP ITALIANA

Autore: Gusto landia/mercoledì 18 settembre 2013/Categorie: Territori , Valorizzazione dei patrimoni eno-gastronomici

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L'Italia ha conquistato una nuova denominazione d'origine protetta (Dop): e' la ''Trota del Trentino'' che sarà da ora tutelata contro imitazioni e falsi. La Commissione europea ha infatti dato il via libera definitivo alla domanda dell'Italia di iscrivere l'eccellenza ittica nello speciale registro Ue delle Indicazioni geografiche protette. La ''Trota del Trentino' si aggiunge quindi alle oltre 1.100 indicazioni agroalimentari tutelate dall'Ue, di cui l'Italia è leader in Europa.

La vocazione della zona delimitata alla troticoltura ha una lunga tradizione che si è consolidata nel tempo. La pratica dell’allevamento in vasca risale al XIX secolo con la costruzione nel 1879 dello stabilimento di piscicoltura artificiale di Torbole, che aveva la finalità di diffondere la pratica della piscicoltura e ripopolare le acque pubbliche con avannotti di trota. A questa seguirono, nel 1891 a Predazzo, nel 1902 a Giustino e nel 1926 a Tione, le prime piscicolture private seguite, nel secondo dopoguerra, da numerose altre.

Queste hanno negli anni mantenuto il proprio parco riproduttori isolato all’interno dell’allevamento, introducendo saltuariamente rinsanguamenti con ceppi provenienti da altri allevamenti o dall’ambiente selvatico, trasmettendo quindi alle progenie le peculiarità tipiche del prodotto allevato. Tale tradizione si è consolidata con la fondazione nel 1975 dell'Associazione dei Troticoltori Trentini, la quale ha avuto un ruolo importante nel rilancio della zona.

Attorno all’allevamento della trota, si è stratificato un retroterra culturale fatto di mestieri, gesti stagionali, usi e tradizioni ripetuti da oltre un secolo.
Le troticolture della zona si dedicano alla produzione di carne e/o alla produzione di materiale da rimonta con particolare riferimento alle uova embrionate, le quali sono oggetto di esportazione anche in Paesi extraeuropei, e di avannotti.
Le trote, allevate secondo le moderne tecniche e conformemente ad uno specifico disciplinare sulle caratteristiche delle acque, dell’alimentazione, delle cure veterinarie, della cura delle vasche, ecc., vengono lavorate in un unico centro, sotto forma di trote eviscerate, filetti freschi, affumicati a caldo, a freddo, cotti al vapore, paté e, non ultimi, di hamburger.
La denominazione “Trote del Trentino” è in uso ormai consolidato da oltre un decennio e ciò è dimostrato da fatture, etichette, materiale pubblicitario, pubblicazioni

(rif. Atlante provinciale dei prodotti tradizionali, portale: www.trentinoagricoltura.net).

La trota può essere preparata in diversi modi ed è ingrediente in diverse pietanze, ma c'è una ricetta in cui viene esaltato tutto il sapore trentino  Si tratta della trota alle mele della Val di Non             


TROTA ALLE MELE DELLA VAL DI NON

Ingredienti:
Ingredienti per 4 persone
4 Trote del Trentino del peso di circa 250 gr.
per la remoulade:
maionese,
2 mele golden della Val di Non,
alcuni cetrioli,
erba cipollina.

Preparazione:
La trota, questo eccellente salmonide dei torrenti e dei laghi alpini, puo' essere preparata nei vari, classici modi: bollita, alla piastra, al cartoccio. Preparare dunque la vostra trota cotta a piacere e accompagnarla con l'originale e deliziosa salsa alle mele. Aggiungere alla maionese (quantita' a piacere), dei cetrioli sminuzzati, erba cipollina e due mele tagliate a pezzettini


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